Fior da fiore, 15 luglio 2013
Parole offensive di Calderoli contro il ministro Kyenge • Secondo Enrico Bondi fanno più danni le sigarette dei fumi dell’Ilva • Un giovane ucciso dal padre della fidanzata con cui voleva trasferirsi al nord • I velocisti trovati positivi al doping • Il successo dei maggiordomi
Calderoli Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, durante una festa leghista a Treviglio, nel bergamasco, ha detto: «Amo gli animali, orsi e lupi, com’è noto. Ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di orango». Quando tutti hanno criticato le sue parole e in molti gli hanno chiesto le dimissioni, ha ribadito: «E’ stata una battuta, per mettere della simpatia, non c’era niente di particolarmente contro. Era legata alle mie impressioni. Non l’ho paragonata a un orango, l’ho detto in riferimento ai lineamenti. A dimettermi non ci penso proprio». Intervistato, ha fatto altri paragoni: «Quando vedo Enrico Letta, con quelle gambe lunghe, penso a un airone. Alfano mi ricorda una rana, la Cancellieri un cane San Bernardo, Saccomanni un papero, nel senso di Paperon de’ Paperoni». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Sigarette In una lettera e una memoria spedite ai vertici regionali pugliesi qualche giorno fa Enrico Bondi, ex amministratore delegato dell’Ilva di Taranto che il governo ha poi nominato commissario straordinario dello stabilimento, ha contestato l’Agenzia per la prevenzione e la protezione dell’ambiente e il suo modo di valutare il danno sanitario prodotto dall’Ilva: «I criteri adottati presentano numerosi profili critici sia nell’attendibilità scientifica sia nelle conclusioni raggiunte». In un passaggio scrive: «I dati di mortalità per tumori nello Studio Sentieri (quello dell’Istituto superiore di sanità, ndr) si riferiscono al periodo 2003-09. L’incidenza e la mortalità per tumori riflette esposizioni che risalgono a un lontano passato. I tumori al polmone hanno una latenza di 30-40 anni e riflettono essenzialmente esposizioni degli anni ‘60-‘70, o precedenti. A tale proposito è noto che a Taranto, città portuale, la disponibilità di sigarette era in passato più alta rispetto ad altre aree del sud Italia, dove per ragioni economiche il fumo di sigaretta era ridotto fino agli anni ’70. Inoltre tale eccesso era evidente a Taranto anche nei dati di mortalità negli anni Ottanta e Novanta, e non è quindi attribuibile a esposizioni recenti». E ancora: «L’unico tumore che è chiaramente in eccesso a Taranto è il mesotelioma pleurico. La mortalità per tumore è elevata in grandi città portuali e in generale in presenza di grandi impianti industriali in cui l’amianto è stato utilizzato nel passato. L’esposizione rilevante è quella avvenuta 30 o più anni prima dell’insorgenza della patologia». Altro punto finito sotto accusa: le cause del tumore ai polmoni dei tarantini sono da ricercare nel «fumo di tabacco e nell’alcol nonché nella difficoltà nell’accesso a cure mediche e a programmi di screening». Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha deciso di convocarlo nelle prossime ore (Fasano, CdS).
Delitto Vincenzo De Stasio, 25 anni. Disoccupato, voleva andare a cercar fortuna al nord portando con sé la fidanzatina diciannovenne, che aveva già accettato l’idea della partenza. Era contrario il di lei padre, Andrea Cipolletta, 46 anni, autista di autobus a Sorrento. Con la scusa di avere chiarimenti, questi l’altra sera convocò il ragazzo a casa sua, ad Acerra, e subito cominciò a dirgli che lui la figlia non l’avrebbe fatta partire mai. Chiuse la discussione tirando fuori una calibro 38 e sparando due colpi in petto al giovane. Quindi caricò il morto nella propria Panda grigia, guidò un po’ forse con l’intenzione di portarlo in ospedale, poi parcheggiò davanti a una sala scommesse di Napoli, telefonò a un suo amico per farsi venire a prendere e lasciò auto e cadavere lì. Qualche ora dopo si presentò ai carabinieri. Nella notte di sabato, in una casa di Acerra.
Doping Lo sprinter americano Tyson Gay, campione del mondo a Osaka 2007, l’uomo più veloce del 2013, rivale di Usain Bolt, è risultato positivo al controllo antidoping. Come lui, altri cinque velocisti giamaicani, tra cui Asafa Powell, Nesta Carter e Sherone Simpson. Gli atleti sotto accusa non potranno partecipare al Mondiale di Mosca. Gay in lacrime in teleconferenza da Amsterdam, dove si stava allenando: «Non ho una storia di boicottaggio da raccontarvi, posso solo dire che mi sono fidato di qualcuno che mi ha tradito. Ho fatto un grosso errore, spero di poter ritornare un giorno a gareggiare. È un momento terribile: sono sempre stato un atleta pulito. Accetterò qualsiasi punizione: in queste circostanze bisogna dimostrarsi uomini». Powell invece fa sapere di aver ingerito involontariamente lo stimolante proibito, sciolto a sua insaputa dentro un integratore lecito.
Butler Aumentano le richieste per i maggiordomi. Vincent Vermeulen, belga che ha aperto a Bruxelles una prestigiosa scuola di formazione per aspiranti maggiordomi, dice che quest’anno c’è stato un boom di richieste, soprattutto da Pechino. La scuola di Vermeulen accoglie solo 36 studenti che, dopo un mese di studio e una retta da 6.980 euro, possono fregiarsi del titolo di “butler”, termine che deriva dal francese “bouteleur”, ovvero “colui che regge il calice”. Il modello cui ispirarsi: «Anthony Hopkins, il maggiordomo Stevens nel film Quel che resta del giorno» (Zatterin, Sta).
(a cura di Daria Egidi)