Fior da fiore, 13 luglio 2013
Nessuna differenza tra figli naturali e illegittimi • In Germania non ci sono più famiglie • Di giovedì sera si litiga di più • Scompaiono le parole della cortesia
Figli Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un decreto legislativo sulla parificazione tra figli, senza distinzione tra figli «naturali» e «illegittimi». Una seconda, importante, novità del decreto governativo è l’introduzione del principio per cui anche i figli al di fuori del matrimonio vengono considerati per l’eredità lasciata non solo dai genitori, ma anche dai parenti. Adesso il decreto, prima di diventare legge esecutiva, dovrà essere inviato ai due rami del Parlamento per un parere consultivo e tornare a Palazzo Chigi. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Illegittimi Leonardo da Vinci, concepito da Caterina e dal notaio ser Pietro senza matrimonio: nessuno dei genitori fu presente al suo battesimo. Il padre di Jack London si chiamava William Chaney, astrologo, e non lo riconobbe mai. Sua mamma, contadina di origine irlandese, sposò il droghiere John London che almeno gli diede il cognome. Tra gli illegittimi anche Cristoforo Colombo, Lawrence d’Arabia, Giacomo Casanova, Jean-Jacques Rousseau (che a sua volta riuscì a mettere ben cinque pargoli all’orfanotrofio, convinto di offrire loro una buona educazione) e Marilyn Monroe (Torno, CdS).
Eco Umberto Eco ha ricordato che il suo cognome è l’acronimo di “Ex Coelis Oblatus”, “donato dal cielo”: quindi un suo avo era trovatello (ibidem).
Famiglie Solo il 49 per cento dei tedeschi vive in famiglia e si tratta per lo più di famiglie di proporzioni molto ridotte. La percentuale è ancora più bassa a Berlino. Nella capitale tedesca la metà delle famiglie è mononucleare, l’83,3 per cento conta al massimo due persone. Nel 1991 la loro percentuale era del 74,6. Appena il 2,2 per cento delle famiglie berlinesi è composta da almeno cinque persone. La capitale indica un trend che, in misura minore, è evidente anche nelle altre grandi città: a Brema le famiglie di 1-2 persone rappresentano l’82 per cento, ad Amburgo l’81. Il fenomeno riflette l’andamento nazionale: nel 1991, le famiglie tedesche erano composte in media da 2,27 persone, oggi da 2,02 (Martinotti, Rep).
Liti Una ricerca inglese ha calcolato che in una coppia si litiga 312 volte l’anno, con un picco il giovedì alle otto di sera (Agnese, CdS).
Parole Uno studio condotto da Google su un database di parole estratte da 5 milioni di libri pubblicati in tutto il mondo tra il 1500 e il 2008 rivela che parole come “famiglia”, “collettivo”, “tribù” sono state sostituite da termini “mio”, “personalizzare”. Gli studiosi americani Pelin e Selin Kesebir hanno scoperto che l’uso di parole come “coraggio” e “forza d’animo” è diminuito del 66 per cento, quello di “gratitudine” e “apprezzamento” del 49 per cento. Nel frattempo, l’utilizzo di parole associate alla capacità di produrre, come “disciplina” e “affidabilità” è invece aumentato. Ma il presidente dell’Accademia della Crusca Francesco Sabatini invita alla cautela nel decretare la morte di un linguaggio a favore di un altro: «Indagini come quelle di Google spesso non tengono conto della diversità delle fonti: la lingua del ’500 per esempio, ci è nota attraverso chi all’epoca scriveva libri, per la maggior parte religiosi, che sicuramente avevano un vocabolario ricco di parole come “pietà”, “umiltà” e “grazia”». Le espressioni aggressive esistevano anche in passato: «Ma rimanevano nelle cronache municipali. Mica vorremo immaginare una strage degli Ugonotti fatta a suon di “grazie” e “prego”... chissà che parole sono volate anche allora!» (Proietti, CdS).
(a cura di Daria Egidi)