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 2013  luglio 12 Venerdì calendario

Spionaggio, al Cremlino tornano le macchine da scrivere

• In seguito allo scandalo Datagate e sempre più preoccupati dello spionaggio informatico, al Cremlino si sono affrettati a ritirare fuori le vecchie macchine da scrivere per redigere dispacci e documenti che contengono informazioni sensibili o ritenute d’importanza strategica. A riferirlo il quotidiano Izvestia, che cita come prova un bando pubblicato sul sito delle aste pubbliche: a quanto pare, le macchine da scrivere recuperate in tutta fretta non sono sufficienti alla bisogna, tanto da costringere il Fso (il servizio delle guardie federali che tutela la sicurezza delle più alte personalità dello Stato) a indire una gara per l’acquisto di 20 nuovi esemplari. Totale della spesa: 486 mila rubli (approssimativamente, 11.600 euro). [Carrisi, Cds]  

• Lombardozzi (Rep): «La macchina da scrivere ha un altro vantaggio. Ognuna di esse ha inevitabilmente una sorta di impronta digitale che fa risalire con assoluta certezza a quale macchina abbia scritto un documento piuttosto che un altro. Una garanzia di autenticità che computer e stampanti laser non sono in grado di dare. E ancora una volta qualcuno torna a dare ragione a Stalin che si dice pretendesse che ogni documento importante venisse scritto a mano e in una sola copia. “Cosi sapremo sempre chi l’ha scritto – diceva – e potremo chiedergliene conto”».