Fior da fiore, 12 luglio 2013
Una cura per malattie genetiche finora fatali • Papa Francesco riforma il diritto penale del Vaticano • Gli evasori che devono 800 miliardi al fisco e ne pagano solo 69 • Diminuiscono i dipendenti pubblici, ma non nelle province • La Pernigotti diventa turca • Contro gli hacker si rispolverano le macchine da scrivere • Quand’è che si diventa cinici
Geni All’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (Tiget) una tecnica messa a punto da Luigi Naldini ha guarito sei bambini da due malattie genetiche finora incurabile: la leucodistrofia metacromatica e la sindrome di Wiskott-Aldrich. Nel caso della leucodistrofia metacromatica i bambini nascono apparentemente sani, ma a un certo punto iniziano a perdere le capacità cognitive e motorie acquisite fino a quel momento, senza alcuna possibilità di arrestare il processo neurodegenerativo. Con la sindrome di Wiskott-Aldrich, invece, è il sistema immunitario a essere difettoso. Chi ne soffre è più vulnerabile allo sviluppo di infezioni, di malattie autoimmuni e tumori, oltre a essere esposto a frequenti e rischiose emorragie per un difetto nelle piastrine. I successi sono stati pubblicati su “Science”. L’idea per la guarigione è stata quella di utilizzare il potente retrovirus dell’Aids: disattivato della componente maligna e modificato in modo da trasportare il gene sano, ha “infettato” le cellule staminali dei bambini sostituendo al gene malato quello sano.
Vaticano Con un Motu Proprio il Papa ha così riformato il diritto penale in Vaticano: abolizione dell’ergastolo sostituito con una reclusione da 30 a 35 anni, pene più severe per i reati contro i minori e il riciclaggio, introduzione del reato di tortura, fissazione di principi generali a tutela del «giusto processo entro un termine ragionevole» e della presunzione di innocenza dell’imputato, riconoscimento di convenzioni penali internazionali e introduzione dei criteri di estradizione. La riforma era iniziata con Benedetto XVI. Le nuove norme, che entreranno in vigore il primo settembre, danno attuazione a una decina di Convenzioni internazionali che fino a ieri l’ordinamento vaticano non aveva recepito. Tra esse: le quattro Convenzioni di Ginevra del 1949 contro i crimini di guerra; la Convenzione internazionale del 1965 sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale; la Convenzione del 1984 contro la tortura ed altre pene, o trattamenti crudeli, inumani o degradanti; la Convenzione del 1989 sui diritti del fanciullo ed i suoi Protocolli facoltativi del 2000.
Evasione Numeri della lotta all’evasione fiscale degli ultimi 12 anni: su 807,7 miliardi da riscuotere, ne sono arrivati in cassa appena 69,1. La cifra effettiva da incassare non è la differenza tra gli 807 miliardi e i 69 incamerati, ma ammonta a 545 miliardi e mezzo. In effetti, dall’ammontare del non riscosso, vanno detratti 193,1 miliardi in quanto risultano a «carico sgravato totale», cioè sono soldi che non dovevano essere riscossi in quanto potevano beneficiare di sgravi di varia natura (deduzioni, detrazioni e simili). Perché il fisco non riesce a riscuotere i 545 miliardi che mancano? Perché di questi, 107 sono «per ruoli emessi a carico di soggetti già falliti». Venti miliardi, poi, sono «sospesi» perché chi deve pagare ha iniziato un contenzioso con il fisco. I restanti sono soldi dovuti da chi risulta nullatenente, oppure deceduto, oppure da chi si rifiuta semplicemente di pagare, o da chi ha chiesto la rateizzazione ma non paga lo stesso. L’80 per cento di chi non ha pagato deve al fisco oltre 500mila euro (Masci, Sta).
Dipendenti pubblici Gli addetti della pubblica amministrazione, se si escludono i militari e gli appartenenti alle forze dell’ordine, sono scesi da 3 milioni e 209mila unità del 2001 a due milioni e 840mila del 2011. Il calo stimato è pari a 368mila persone, un taglio secco dell’11,5%. Diminuito soprattutto il personale in servizio presso i Comuni, dove il calo è stato del 10,6% contro l’8,6% delle Regioni. In alcuni casi, però, i dipendenti pubblici sono aumentati: nelle Province (passate da 102 a 109), dove si registra un incremento dell’11,3% del personale, così come nelle Comunità montane e isolane e nelle Unioni di Comuni gli assunti, dove sono cresciuti del 43%. Ci sono poi i casi della Valle D’Aosta, della Sicilia e della Provincia autonoma di Trento dove è aumentato il numero degli addetti in rapporto alla popolazione (Cillis, Rep).
Pernigotti La Fratelli Averna ha venduto il marchio Pernigotti al gruppo Sanset di Istanbul controllato dai fratelli Ahmet e Zafer Toksöz. Il prezzo non è stato comunicato, ma si parla di 84 milioni. Con la vendita di Pernigotti, calcola Coldiretti, sale a «oltre 10 miliardi il valore dei marchi storici dell’agroalimentare italiano passati in mano straniere dall’inizio della crisi, che ha favorito una escalation nelle operazioni di acquisizione del Made in Italy agroalimentare». Per la famiglia Averna, che aveva rilevato Pernigotti 18 anni fa, la vendita segna il fallimento del sogno di internazionalizzare un marchio con oltre 150 anni di storia e ancora fortemente italiano, visto che l’export pesa meno del 20% sui ricavi. Pernigotti oggi occupa circa 150 dipendenti (erano 270 nel 1995, già ridotti alla vigilia della cessione ad Averna con la messa in mobilità di 70 lavoratori) e fattura 75 milioni (76 miliardi di lire 18 anni fa, quasi 62 milioni di euro rivalutati ai giorni nostri).
Spie Per contrastare l’attività di spie e hacker, al Cremlino si sono affrettati a rispolverare le vecchie macchine da scrivere con cui redigere dispacci e documenti che contengono informazioni rilevanti. Lo riferisce il quotidiano “Izvestia”, che cita come prova un bando pubblicato sul sito delle aste pubbliche: a quanto pare, le macchine da scrivere recuperate in tutta fretta non sono sufficienti, tanto da costringere il Fso (il servizio delle guardie federali che tutela la sicurezza delle più alte personalità dello Stato) a indire una gara per l’acquisto di 20 nuovi esemplari. Totale della spesa: 486 mila rubli (circa 11.600 euro) (Carrisi, CdS).
Età Secondo un sondaggio del “Guardian” dopo 44 anni si diventa cinici. Altri studi dicono che a 45 anni si impara a fare sesso e dopo 46 si è in grado di assaporare le gioie quotidiane (Franceschini, Rep).
(a cura di Daria Egidi)