27 maggio 2010
Ruby in questura e la telefonata di Berlusconi
• Karima El Mahroug, in arte Ruby, viene portata dai poliziotti alla questura di Milano. È accusata di aver rubato un orologio e tremila euro. Le cose sono andate così: qualche sera prima la ballerina Caterina Pasquino l’ha ospitata a dormire da lei dopo una serata in discoteca. La mattina dopo, mentre Ruby dormiva, le tre amiche sono andate a fare colazione al bar sotto casa. Al rientro Ruby non c’era più. Mancavano anche tremila euro e qualche gioiello. Ma qualche giorno dopo (il pomeriggio del 27 maggio, appunto) la Pasquino vede per caso la giovane marocchina in un centro benessere di corso Buenos Aires. Chiama il 113, la accusa di furto, una volante arriva veloce e porta Ruby in questura. Ai poliziotti Ruby, che è straniera e senza documenti, dice di abitare con una ragazza che fa l’escort e non è mai in casa. Stanno per mandarla in una comunità, ma alle undici di sera arriva una telefonata al capo di gabinetto della questura, Pietro Ostuni. Dall’altra parte c’è il caposcorta del presidente del Consiglio, che di lì a poco cede la parola allo stesso Silvio Berlusconi: «Dottore, conosciamo questa ragazza, ci è stata segnalata come parente del presidente egiziano Hosni Mubarak e dunque sarebbe opportuno evitare che sia trasferita in una struttura di accoglienza. Credo sarebbe meglio affidarla a una persona di fiducia e per questo volevo informarla che entro breve arriverà da voi il consigliere regionale Nicole Minetti che se ne occuperà volentieri». In effetti Ruby esce dalla Questura alle due di notte, accompagnata da Nicole Minetti.
• Nicole Minetti, 25 anni, già soubrette nei programmi televisivi Colorado Cafè e Scorie, igienista dentale al San Raffaele di Milano dove avrebbe conosciuto Berlusconi, che poi l’ha fatta eleggere al Consiglio regionale della Lombardia, nel listino bloccato di Roberto Formigoni.