Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  luglio 10 Mercoledì calendario

Egitto, accordo sul premier: sarà El Beblawi

• Dopo giorni di negoziati, in Egitto la coalizione che ha defenestrato il raìs islamico Mohammad Morsi ha conferito l’incarico di premier all’economista 78enne Hazem el Beblawi. Spiega  la Zecchinelli (Cds): «Una lunga carriera in istituzioni pubbliche e private in Egitto e all’estero, nel 2011 aveva appoggiato la Rivoluzione e sotto la reggenza dei militari era stato ministro delle Finanze e vicepremier. Considerato meno schierato di altri candidati, è soprattutto stimato come esperto: guiderà un governo di tecnocrati (la cui nomina, Beblawi ha detto, non è imminente), con il compito principale di risollevare le disastrate finanze dell’Egitto».  

•  Mohammad El Baradei che gli ultraconservatori salafiti non hanno voluto premier, sarà vicepresidente con delega alle relazioni internazionali, compito molto adatto al premio Nobel ex capo dell’agenzia atomica Onu.  

• I Paesi del Golfo hanno annunciato ingenti aiuti all’Egitto: dall’Arabia Saudita cinque miliardi di dollari, tre dagli Emirati. Il Cairo solo nel mese di giugno ha visto crollare le riserve valutarie di 1,1 miliardi di dollari, dalla Rivoluzione in tutto 20 miliardi. [Zecchinelli, Cds]  

• «All’indomani della caduta di Morsi, il ruolo del Qatar, suo massimo finanziatore, si è immediatamente ridimensionato. Al Jazeera è diventata un ospite sgradito. Il frutto di mesi di politica spregiudicata e di finanziamenti prontamente elargiti pare ormai perduto. Non è stata una scelta casuale, quella del Qatar, per l’Egitto. La Fratellanza Musulmana è sempre stata invisa ai sauditi e ai suoi alleati negli Emirati, e i sentimenti sono stati ricambiati, è una storia lunga di dispetti e contrasti, acuiti dalla nascita e dal successo del fronte salafita. E nel giorno in cui nasce il nuovo governo egiziano, sostenuto da una coalizione che vede presente o comunque non ostile il partito Al Nour salafita, l’annuncio dell’aiuto suona come una condanna senza appello dell’esperienza di governo dei Fratelli Musulmani». [Tottoli, Cds]  

• Ieri è iniziato il ramadam. [Zecchinelli, Cds]