23 luglio 1976
Tags : Il disastro di Seveso
Seveso, la cloracne e l’evacuazione necessaria
• Dalla prefettura non viene ancora presa nessuna decisione su come far fronte all’emergenza ma la Roche fa sapere che bisogna evacuare la popolazione, demolire le case e sotterrare la fabbrica.
• Dopo una riunione a Lugano, sulla base degli ultimi risultati delle analisi sulla contaminazione della zona l’Icmesa, in accordo con il dottor Vaterlaus, capo dei Laboratori di ricerca Givaudan, presentano all’ufficiale sanitario italiano le loro conclusioni e raccomandazioni: – La quantità a cui le popolazioni di Meda e Seveso hanno potuto essere esposte appaiono inferiori rispetto ai casi d’intossicazione conosciuti negli altri incidenti sopravvenuti in altri casi. – I sintomi clinici di cui abbiamo conoscenza delle persone ricoverate in ospedale a Niguarda e Mariano Comense corrispondono esattamente piuttosto a degli effetti moderati, paragonati ai sintomi clinici osservati negli altri casi d’incidente citati. […]
• I casi d’intossicazione aumentano, i più colpiti sono i bambini. Si dà nome a una malattia allora quasi sconosciuta: la cloracne, il sintomo più eclatante dell’esposizione alla diossina, che colpisce la pelle, soprattutto del volto e dei genitali esterni, se l’esposizione è prolungata si diffonde in tutto il corpo.