14 luglio 1976
Tags : Il disastro di Seveso
Seveso, la moria delle vacche
• In tutta la zona contaminata dalla nube si vedono le foglie degli alberi ingiallire e cadere, inizia la moria di galline, vacche, uccelli e conigli. Il sindaco di Seveso Rocca: «Non si sapeva dove metterle tutte quelle carogne degli animali. Se sotterrarle o se bruciarle»). Nell’area interessata vivono circa 100 mila persone e si verificano i primi casi di intossicazione nella popolazione. Una ventina di bambini sono ricoverati con una strana dermatite che si presentano come delle ustioni di primo e secondo grado.
• «Non ho più visto rondini e quando non si vedono più rondini è brutta, perché è veramente successo qualcosa e di rondini non se ne sono viste più, sparite tutte» (Angelo C., abitante della zona contaminata).
• In Svizzera, nei laboratori Givaudan, si scopre che tra le sostanze tossiche liberate dalla nube è presente la diossina. Ma per il momento non informano le autorità italiane.