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 2013  luglio 06 Sabato calendario

Pubblicata l’enciclica di Bergoglio e Ratzinger • Wojtyla e Roncalli santi entro il 2013 • L’Italia tra i Paesi più tassati d’Europa • Crolla la spesa delle famiglie • Mezz’ora (gratis) per salvare l’azienda • Il principe Carlo risparmia sui vestiti

 

Lumen fidei Pubblicata l’enciclica Lumen fidei, prima enciclica della storia scritta di fatto a quattro mani. Firmata da Franciscus, si basa in gran parte su un testo redatto da Benedetto XVI, nei mesi che hanno preceduto le sue dimissioni. Novantatre pagine, divisa in quattro capitoli, la Lumen fidei ha tra i suoi cardini l’antidoto al fondamentalismo religioso: «Il credente non è arrogante, anzi la sicurezza della fede rende possibile il dialogo con tutti e in ogni campo». Il testo mette in guardia dall’idolatria e da una «concezione individualista e limitata della conoscenza». Al centro c’è la famiglia, «l’unione stabile dell’uomo e della donna nel matrimonio».

Santi Presto Papa Francesco proclamerà santi i papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, che erano beati rispettivamente dal 2000 e dal 2011. Probabilmente la canonizzazione, cioè la proclamazione a santi, si avrà entro la fine dell’anno e forse arriverà a conclusione dell’Anno della Fede che è prevista per il 24 novembre. Ieri è stato pubblicato il decreto che riconosce un secondo miracolo (dopo quello della beatificazione) attribuito all’intercessione di papa Wojtyla e si è saputo che papa Francesco ha «aperto la strada» alla canonizzazione di papa Roncalli anche senza un nuovo miracolo. Il secondo miracolo attribuito a Giovanni Paolo II riguarda una donna del Costa Rica colpita da una grave lesione cerebrale che sarebbe guarita la sera stessa della beatificazione di Giovanni Paolo II, cioè il 1° maggio 2011. In seguito a quella guarigione, la famiglia della donna si sarebbe riavvicinata alla fede (Luigi Accattoli, Cds).

Tasse Secondo i dati di Bankitalia, la pressione fiscale è salita nel 2012 al 44 per cento dal 42,6 dell’anno precedente facendoci salire al quarto posto tra i 17 Paesi dell’euro: il fisco è più pesante solo in Belgio (47,1%), Francia (46,9%), Austria (44,2%). Guardando più complessivamente all’Unione Europea, ci superano per imponenza del carico fiscale Paesi dove si pagano molte tasse ma è anche molto più ampio il welfare , come Danimarca (49,3%) e Svezia (44,6%) (Valentina Santarpia, Cds)

Spesa L’Istat fa sapere che i consumi hanno avuto, nel 2012, la caduta più forte dal 1997: la spesa media delle famiglie italiane è crollata del 2,8%, passando da una media di 2488 euro al mese a 2419, ma con uno scarto di 1100 euro fra ricchi e poveri. Per latte, formaggi e uova si spendevano 66 euro al mese: nel 2012 si è scesi a 62. Due anni fa si compravano 113 euro di carne, le famiglie l’anno scorso si sono limitate a 110. Per libri e attività culturali si tiravano fuori 105 euro, nel 2012 ci si è fermati a 100. E per curarsi, se prima c’erano 92 euro, il budget si è fermato a 88. Il Trentino Alto Adige è la regione con la spesa media mensile per famiglia più alta, 2.919 euro, 1.300 euro in più che in Sicilia (ibidem).

Mezz’ora Eddi Della Rosa, proprietario dell’azienda siderurgica Joint Welding di Sedico, in provincia di Belluno, ha chiesto ai suoi trenta dipendenti di lavorare mezz’ora in più al giorno a parità di salario per tenere in piedi l’attività e non chiudere i battenti. La stragrande maggioranza degli operai, tutti tranne un paio, ha accettato seppur obtorto collo e quindi rinunceranno a due pause giornaliere di 15 minuti ciascuna. La Fiom-Cgil provinciale ha tuonato contro l’accordo, l’ha definito illegale e ha chiesto a Dalla Rosa di azzerare tutto e avviare un vero negoziato. Il padrone, dal canto suo, ha fatto sapere che se la situazione dovesse migliorare, a fine anno rimborserà gli operai (Dario Di Vico, Cds)

Toppe Il principe Carlo, l’uomo più elegante del mondo, è andato a visitare il set di Dr Who a Cardiff indossando un doppiopetto con una vistosa toppa sulla tasca sinistra. Da giorni a Londra non si parla d’altro: c’è chi ipotizza che Carlo abbia voluto manifestare così solidarietà a una regione colpita dalla crisi, c’è chi suppone che si tratti di un segnale al Parlamento, che vuole ridiscutere le modeste tasse che il principe paga sulle rendite del Ducato di Cornovaglia (Vittorio Sabadin, Sta).

Sette uova Carlo ha 147 servitori, compresi tre parrucchieri e quattro cuochi. Chi è stato suo ospite a Birkhall, nella tenuta di Balmoral, ricorda lo spropositato numero di valletti assegnati a ogni visitatore, i guardaroba rinfrescati ogni giorno, i fiori appena colti nelle camere e le bottiglie di Chateau Latour e Chateau d’Yquem generosamente servite a cena. In viaggio, si dice che il principe porti sempre con sé la sua personale tavola del gabinetto foderata di capretto bianco e una speciale carta igienica di velluto. Dovunque sia, mangia solo i prodotti bio delle sue terre, che lo seguono in speciali contenitori. Poiché dovrà comunque un giorno diventare re, i portavoce di Clarence House hanno cercato di smentire le dicerie più clamorose, come quella delle 7 uova bollite fra le quali scegliere quella cotta al punto giusto, che si farebbe preparare a colazione. O quella del servitore addetto a spalmargli ogni mattina il dentifricio sullo spazzolino, per non parlare di quella del valletto che gli reggerebbe un pitale nei momenti di emergenza (ibidem).

Vestiti Carlo, molto frugale in fatto di vestiti. Quando nel 2005 ha sposato Camilla, ha scelto per la cerimonia un morning suit vecchio di 13 anni. Ha un cappotto di tweed che indossa dal 1987 e un paio di scarpe che gli sopravviveranno, fatte in Old Bond Street con il cuoio destinato allo zar di Russia, recuperato da una nave affondata nel ’700. Il suo sarto è dal 1982 Anderson & Sheppard, prezzi che partono da 4.000 sterline ad abito (ibidem).

(a cura di Roberta Mercuri)