Rassegna, 4 luglio 2013
Egitto, arrestati i leader dei Fratelli musulmani
• Racconta la Zecchinelli sul Cds: «L’esercito già nel pomeriggio era sceso nelle strade: carri armati e blindati intorno al palazzo della tv occupato dalle forze speciali all’interno, intorno alla roccaforte dei Fratelli a Nasr City, al palazzo presidenziale di Ittihadiya e in altri punti del Cairo, di Alessandria, di molte città. Con lo scopo dichiarato di creare cuscinetti tra gli anti e pro Morsi, anche se questi ultimi sono convinti che un attacco contro di loro sia imminente e molti intendono resistere. Il capo e il vice del partito della Fratellanza a tarda notte sono stati arrestati, emessi altri 300 mandati d’arresto. L’annuncio di Al Sisi è avvenuto quattro ore dopo la scadenza dell’ultimatum da lui lanciato lunedì perché le parti politiche “si riconciliassero” dopo le proteste iniziate domenica. Altrimenti, il Consiglio avrebbe imposto la sua roadmap. Ma tutti sapevano che quello era un benservito a Morsi, deciso dopo negoziati più o meno segreti tra i militari e Washington e Riad, tra i generali e l’opposizione».