Rassegna, 3 luglio 2013
Renzi: «Così non mi candido alla segreteria»
• Matteo Renzi ha fatto sapere tramite una mail della sua newsletter che sta pensando seriamente di non candidarsi alla segreteria del Pd. «In privato tutti mi dicono: “Matteo, stai buono, ti facciamo fare il candidato premier. Stai buono che poi tocca a te”. Insomma, un bambino bizzoso cui si promette la caramella se non piange. Signori, conosco il giochino. I capicorrente romani prediligono lo sport del tiro al piccione. E io, sinceramente, non ho voglia di fare il piccione». Rosy Bindi reagisce con una battuta al vetriolo: «Renzi piccione? Semmai una colombina...». Pier Luigi Bersani marca visita: «Per carità, tenetemi fuori dai piccioni». E in serata, ai microfoni del Tg1, Massimo D’Alema senza giri di parole: «Renzi ha sempre detto che vuole essere il leader del centrosinistra. Aspetti dunque le primarie per eleggere il candidato del centrosinistra e ci consenta di eleggere il segretario del Pd». [Labate, Cds]
• 609.667: gli iscritti al Pd, compresi quelli all’estero e i Giovani democratici. Nel 2009, alla fine del tesseramento prima del congresso, erano 820.607. [Cds]
• Per spiegare la reazione di Renzi di ieri, Bertini scrive sulla Sta: «In apparenza può sembrare un a cosa di poco conto, ma la voce che Gianni Cuperlo abbia visto il deus ex machina dei bersaniani, cioè Vasco Errani, di sicuro è arrivata anche alle orecchie di Renzi e deve esser risuonata come un altro campanello di allarme: la frattura tra Bersani e D’Alema sta per ricomporsi e tutti gli ex diessini, compresi i “giovani turchi”, potranno forse puntare su un candidato unico per la segreteria del Pd. Un candidato che dia filo da torcere a Renzi senza mettere a rischio il ruolo di Enrico Letta a Palazzo Chigi».