28 aprile 1999
La Sisal accusata di truffa
• La Guardia di Finanza, stamattina, su ordine della Procura di Milano ha perquisito la sede della Sisal – società che gestisce Superenalotto, Totip e Corsa Tris – e ha informato il suo patron Rodolfo Molo e il direttore generale Fabrizio Motterlini che i loro nomi sono ora iscritti nel registro indagati per falso in bilancio, appropriazione indebita, false fatturazioni e frode fiscale. Gli indagati, complessivamente, sarebbero almeno venti. Il trucco era semplice: un sistema di sovraffatturazioni gonfiate fino al 75 %, grazie a una rete di società intermedie - quasi tutte con sede in Svizzera - da cui la collocazione degli spot Sisal era formalmente gestita. Società i cui nomi cambiarono, nel corso degli anni, ma i cui amministratori sarebbero sempre stati, più o meno, gli stessi. I magistrati scrivono: «L’esistenza di stabili rapporti tra i rappresentanti della Sisal e quelli delle società emittenti risulta accertata anche dai pedinamenti eseguiti». Ecco allora, ad esempio, che la Sisal risulta spendere in spot, nel ‘95, dieci miliardi versati alla «Intermedia Srl» che però, per piazzarli in tv, ne spende in tutto due e mezzo: «Restituendo» sottobanco gli altri sette e mezzo - dice l’accusa - su conti svizzeri in cui alla fine sparivano.