Rassegna, 2 luglio 2013
Dimissioni ai vertici dello Ior, lascia il direttore Cipriani
• Il direttore generale dello Ior Paolo Cipriani e il vicedirettore Massimo Tulli hanno rassegnato le dimissioni. Dopo molti anni di servizio hanno entrambi ritenuto che questa loro decisione sarebbe stata la scelta migliore nell’interesse dell’Istituto e della stessa Santa Sede. Una valutazione condivisa e forse sollecitata dallo stesso Pontefice. Il board dello Ior e il Consiglio cardinalizio di sorveglianza le hanno subito accolte. Una scelta arrivata dopo un’indagine interna all’istituto, ordinata dal board dopo l’arresto di monsignor Nunzio Scarano. Il presidente Ernst von Freyberg ha assunto le funzioni di direttore generale ad interim, mentre già si è aperta la procedura di selezione per il ruolo di nuovo direttore generale e vicedirettore generale dell’Istituto e di «chief risk officer», una posizione che non esisteva finora nello Ior. [Calabrò, Cds]
• Commenta Rodari su Rep: «Con le dimissioni di Cipriani e Tulli cade una dirigenza che non senza un certo beneplacito dei vertici dello stesso Vaticano – lo Ior è controllato da una commissione cardinalizia presieduta dal segretario di stato Tarcisio Bertone – ha favorito di fatto la speculazione finanziaria al proprio interno. Con le giuste conoscenze chiunque per anni ha potuto aprire un conto nella banca vaticana e ripulire ingenti somme di denaro».
• L’uscita di scena di Cipriani e Tulli coincide con il giorno dell’interrogatorio di monsignor Nunzio Scarano arrestato venerdì scorso in relazione ad un’operazione riguardante una somma colossale in contanti (20 milioni di euro) da introdurre in Italia tramite lo Ior. «O erano sicuri che il sistema dei controlli antiriciclaggio da noi non funzionano o qualcuno aveva offerto aiuto dall’interno per condurre in porto un’operazione del genere». Era stata questa la valutazione che era circolata dentro il Torrione di Niccolò V. [Calabrò, Cds]