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 2013  luglio 02 Martedì calendario

Egitto, l’ultimatum dell’esercito a Morsi

• L’esercito egiziano ha posto un ultimatum di 48 ore al presidente Morsi per ascoltare le proteste di piazza altrimenti interverrà. Il generale Abdel Fattah Al Sisi, capo dei militari, è apparso in tv e ha fatto poi sapere che «l’esercito non vuole il potere politico e imporrà la sua roadmap includendo tutte le forze patriottiche, a meno che non siano accolte le richieste espresse dal popolo». La prima è proprio che il raìs e i Fratelli musulmani si facciano da parte. Poi un governo tecnico, le elezioni. «È un colpo di Stato», ha risposto in serata un portavoce di Morsi, che non si è fatto sentire né vedere. «Ma il presidente è convinto che questo non potrà accadere senza il benestare degli americani». Obama domenica e ieri ha ripetuto l’invito al dialogo, ma pure la volontà di non schierarsi. L’opinione diffusa è che l’ultimatum dei generali abbia però avuto il via libera da Washington [Zecchinelli, Cds]

• Ricorda Stabile su Rep che «formalmente fu Nasser a teorizzare il “disimpegno” dell’esercito dalle istituzioni civili. In realtà, ne amplificò il ruolo, non soltanto di “protettore della nazione”, ma anche di protagonista della vita politica, economica e sociale. Ma è con Mubarak che l’esercito diventa un potere prominente (e irresponsabile) non soltanto rispetto agli altri poteri dello Stato ma anche rispetto alle altre componenti della società civile. Non parliamo della forza militare in senso stretto (un milione e mezzo di soldati, compresi i riservisti) che ne fa tuttora il più grande esercito del mondo arabo, ma soprattutto dell’impero economico che gestiscono i militari. Dalle industrie energetiche, alle aziende agricole, dalle costruzioni, alla distribuzione di beni di consumo, alla gestione di proprietà immobiliare e persino di strutture turistiche, l’esercito egiziano, i cui bilanci sono vincolati al segreto di stato, disporrebbe, secondo il giornalista e studioso americano, Joshua Hammer, del 40 per cento della ricchezza nazionale».