Fior da fiore, 2 luglio 2013
Dimissioni ai vertici dello Ior, lascia il direttore Cipriani • Ennesimo record della disoccupazione in Italia • In media perdono il lavoro 28mila persone al mese • I furbetti dell’Imu • In Cina è «vietato trascurare i genitori»
Ior Poiché i loro nomi aprono l’avviso di chiusura indagine che sarà recapitato dai magistrati nei prossimi giorni, il direttore dello Ior, Paolo Cipriani, e il suo vice Massimo Tulli hanno deciso di farsi da parte prima, dimettendosi. Tutto nasce dal conto corrente n° 49577 aperto alla filiale romana del Credito Artigiano. Le verifiche su quel deposito sono terminate e hanno svelato le operazioni di riciclaggio che sarebbero state compiute nella banca vaticana. I due, da sempre vicini a monsignor Nunzio Scarano arrestato giorni fa, avrebbero avallato gli illeciti compiuti. Il presidente Ernst von Freyberg ha assunto le funzioni di direttore generale ad interim, mentre già si è aperta la procedura di selezione per il ruolo di nuovo direttore generale e vicedirettore generale dell’Istituto e di «chief risk officer», una posizione che non esisteva finora nello Ior.
Disoccupati 1 Ennesimo record della disoccupazione in Italia: a maggio il tasso di senza lavoro certificato dall’Istat si attesta al 12,2%, il più alto dal 1977, con un incremento dello 0,2% rispetto ad aprile e dell’1,8% se confrontato con il 2012. E’ la prima volta che la percentuale dei senza lavoro in Italia supera la media europea (12,1%). Ormai nella Penisola il numero delle persone in cerca di un posto oltrepassa ampiamente i tre milioni, con quasi mezzo milione in più totalizzato nel giro di un solo anno (Valentina Santarpia, Cds).
Disoccupati 2 Secondo una stima della Uil, le persone che mediamente perdono il lavoro sono 28 mila al mese. Principalmente maschi adulti e capifamiglia: il tasso di disoccupazione maschile è all’11,5%, anche in questo caso ai massimi da 36 anni, con un minimo storico per tasso d’occupazione (65%). E aumentano anche gli uomini inattivi, che ormai hanno smesso di cercare, sfiancati dalla sfiducia. Invece nella fascia di età 15-24 anni si registra, per la prima volta da mesi, una riduzione di coloro che cercano lavoro (dai 656 mila di aprile ai 647 mila di maggio). Ma secondo Luigi Sbarra (Cisl), si tratta probabilmente di «un effetto scoraggiamento, visto che non si riscontra un corrispondente aumento di occupati nella stessa fascia di età» (ibidem).
Imu Dalle indagini compiute dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza emerge che un contribuente su quattro (circa dieci milioni di persone) nel 2012 ha fatto il furbo per evitare di pagare l’Imu. «Il record dell’assurdo lo vince un avvocato della provincia di Bari, finito in un’inchiesta del nucleo di polizia tributaria. La Finanza aveva avviato un’indagine sugli evasori dell’Imu e così ha chiesto al professionista di visitare quella che aveva accatastato come una stalla fuori città. Quando sono arrivati, i finanzieri pensavano di essere in un film di Vanzina: per motivare la propria dichiarazione, l’avvocato aveva fatto trovare loro nel salone della villa una decina di pecore, con tanto di paglia per terra, che pascolavano tra il camino, i doppi infissi e un televisore. “Ho voluto creare - ha messo a verbale - un ambiente accogliente”. Seppur con la palma dell’originalità, il professionista non è stato l’unico a essere scoperto. Nell’ambito della stessa operazione sono stati 187 gli immobili sequestrati e 2.874 le persone denunciate, quasi il 50 per cento di quelle controllate, perché non versavano completamente l’Imu. E così le piscine erano dichiarate come vasche uso irriguo, i campi da tennis battuti per le mandorle, le case risultavano capanne per attrezzi agricoli oppure stalle. Ma quanto è grande l’evasione? Secondo un recente studio dell’Ifel, fondazione dell’Associazione dei comuni, agli enti locali manca circa mezzo miliardo di euro di incasso rispetto a quanto doveva portare il gettito Imu dello scorso anno» (Foschini e Tonacci, Rep).
Cina 1 Entrata ieri in vigore, in Cina, una normativa dal titolo «Protezione dei diritti e degli interessi degli anziani». Il nuovo pacchetto di norme introduce l’obbligo per i figli grandi di visitare il padre e la madre «più spesso» e concede ai lavoratori 20 giorni di permesso per andare a trovare i vecchi genitori che vivono molto lontani. Segue una serie di divieti, dall’abbandono agli insulti, fino agli atti di violenza domestica. «La presentazione della legge sui giornali ha aperto anche una discussione nell’immenso popolo della Rete (si calcola che Sina Weibo, il Twitter locale, abbia mezzo miliardo di utenti). “L’intenzione sembra buona, ma il metodo è sbagliato. Non si può regolare una questione morale per legge”. Chiedersi fino a dove si può spingere lo Stato in questioni di famiglia sembra un dibattito da socialdemocrazia europea e già questo non è male. Ma altri (molti altri) hanno fatto notare come negli articoli della legge manchino le sanzioni in caso di non rispetto degli obblighi da parte di figli e datori di lavoro. Che succede se il capoufficio boccia la richiesta di andare a casa per venti giorni a trovare i genitori ultrasessantenni? E poi che vuol dire “visitare più spesso”? Uno degli estensori della legge per la protezione degli anziani genitori, il professor Xiao Jinming della Shandong University, si giustifica: “È soprattutto un modo per sottolineare il diritto dei nostri anziani a chiedere sostegno emotivo, noi vogliamo enfatizzare questa esigenza”. Un blogger riassume così i suoi dubbi: “La pietà filiale dovrebbe essere naturale. Questa legge svela la tragedia della nostra generazione”» (Guido Santevecchi, Cds).
Cina 2 In Cina gli anziani sono 185 milioni, il 13,7 per cento della popolazione (ibidem).
(a cura di Roberta Mercuri)