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 2013  giugno 10 Lunedì calendario

Mesina arrestato per droga

• Arrestato Graziano Mesina, 71 anni, «pancia esuberante, fronte solcata da rughe profonde, il capo indiscusso. Ma stavolta, più che sequestri di persona (soltanto progettati), droga. I carabinieri lo tenevano d’occhio da 5 anni, ieri il blitz: 250 uomini, un elicottero per arrestarne 25, fra i quali un avvocato di Cagliari. Orgosolo circondata nella notte, lui era a casa della sorella: è apparso in pigiama, ha visto l’ordinanza di custodia cautelare. Non ha protestato: “Mi vesto e vengo” (…). I nomi dei complici dicono poco: una decina sono di Orgosolo, tutti fedelissimi di Mesina, due sono suoi nipoti. L’avvocato è Corrado Altea, 62 anni, di Cagliari: per gli inquirenti pagava lui le partite di droga. Gli altri sono sardi: Gigino Milia, conosciuto da Mesina ai tempi del rapimento (anni ‘70) dell’imprenditore di Ascoli Mario Botticelli. Ma la banda si riforniva di stupefacenti anche a Milano e in Calabria, sono coinvolti i clan della ‘ndrangheta dei Morabito-Bruzzaniti e il trafficante albanese Kastriot Lukaj. E c’erano piani ambiziosi: andare a prendere la coca in Colombia, trattare direttamente coi narcotrafficanti. Ai vertici dell’organizzazione “lo zio”: lo chiamavano così, rivolgendosi con deferenza e, secondo l’usanza sarda, con il “voi”. È lui che telefona (intercettato), tratta, va a Milano, si muove su una Porsche Cayenne fra Cagliari a Sassari per tenere i contatti, consegnare, sollecitare i pagamenti. E quando ci sono ritardi o partite di pessima qualità, fa la voce grossa. La banda è stata tradita da intercettazioni e microspie. Linguaggi allusivi, termini “agropastorali”. Lo “zio” è chiamato a ritirare “il foraggio” o “i vitelli” e protesta perché “i maialetti non sono buoni”. Ma “nessuno — dice l’ordinanza — allevava bestiame”. Le accuse: acquistavano droga e la rivendevano a gruppi di spacciatori. Sullo sfondo l’idea di tornare ai rapimenti: era stato individuato un imprenditore a Oristano c’erano già stati due sopralluoghi. Il gruppo parla anche di armi. Un mitragliatore, tre fucili automatici» [Alberto Pinna, Cds 11/6/2013]