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 2013  luglio 01 Lunedì calendario

Gli 007 italiani: scambi di informazioni limitati

• Dice una fonte della nostra intelligence, autorizzata a far filtrare la posizione di Palazzo Chigi: «Quella del Guardian è stata una bufala, come ha riconosciuto la stessa direzione del quotidiano che ha cancellato la sua pagina web con la falsa notizia che l’Italia raccoglieva dati sensibili sui connazionali che poi cedeva agli americani. Altro discorso è quello di riconoscere l’esistenza di accordi operativi tra intelligence alleate, con scambio di dati e di valutazioni che hanno come finalità la difesa dei rispettivi concittadini e non certo di passare informazioni sui connazionali agli alleati». [Ruotolo, Sta]  

• I vertici dei servizi segreti italiani escludono quindi che il passaggio di informazioni riservate sui cittadini agli americani sia avvenuto «in maniera generalizzata». La falla può essersi aperta grazie agli accordi bilaterali siglati dall’intelligence nella lotta al terrorismo. Di questo si occuperà nei prossimi giorni il Comitato parlamentare di controllo sull’attività degli apparati di sicurezza, che aprirà un’indagine conoscitiva. [Sarzanini, Cds]  

• Il decreto firmato dall’allora presidente del Consiglio Mario Monti il 24 gennaio scorso consente all’intelligence di firmare convenzioni per accedere alle banche dati di società private che operano in concessione «nei settori nevralgici dell’energia, dei trasporti, della salute, del credito bancario, delle telecomunicazioni». L’obiettivo dichiarato è quello di «rafforzare la protezione cibernetica e la sicurezza informatica nazionali». Sarzanini (Cds): «Il problema è però il rispetto di queste direttive, perché il rischio evidente è che in realtà proprio l’attività di prevenzione possa servire poi a giustificare la cessione di informazioni riservate. Ecco perché si sta valutando la possibilità si apportare alcune modifiche inserendo filtri per evitare eventuali distorsioni. Anche tenendo conto che nell’elenco di chi ha già firmato ci sono aziende come Telecom, Finmeccanica, Agenzia delle Entrate, Enel, Eni, Alitalia, Ferrovie dello Stato, Poste e tutte insieme possono disegnare le abitudini di ognuno di noi avendo il quadro esatto di consumi, spostamenti, contatti, accessi a Internet».