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 2013  luglio 01 Lunedì calendario

I servizi americani spiavano le ambasciate occidentali

• I servizi segreti americani avrebbe spiato 38 ambasciate occidentali in tutti gli Stati Uniti (“Dropmire” il nome dell’operazione), compresa quella italiana a Washington (“Obiettivo Bruneau”) e la nostra missione diplomatica presso l’Onu (“Obiettivo Cicuta”). Si cercavano prove di contrasti fra le capitali, si usavano anche antenne nascoste e «cimici» piantate nei fax criptati usati per le comunicazioni con i vari governi. Le rivelazioni sono state pubblicate dal Guardian e dal settimanale tedesco Der Spiegel e sono tratte da un rapporto dell’Nsa reso noto dalla talpa Edward Snowden. Si attendono conferme, ma intanto i governi dei vari Paesi europei hanno minacciato reazioni diplomatiche, i tedeschi chiedono «spiegazioni immediate», mentre la commissaria europea alla Giustizia Viviane Reading ha ammonito che «tra alleati non ci si spia» facendo sapere che ora sono a rischio i negoziati sul trattato di libero scambio fra Usa e Ue. [Offeddu, Cds]  

• «Stando a Der Spiegel i metadati, le informazioni su chi entra in contatto con chi – per telefono, per mail, per messaggino sms – sono una vera ossessione per gli Usa. Solo Canada, Australia, Gran Bretagna e Nuova Zelanda, considerate nazioni “fedelissime”, vengono risparmiate. Ma le altre, no: e ogni sillaba, ciò che se confermato risulterebbe più impressionante, confluisce verso il quartier generale della Nato a Bruxelles, il cuore di un’alleanza fra Paesi liberi trasformato in centrale d’ascolto. Ecco così mezzo miliardo di messaggi intercettati ogni mese dagli americani in Germania, 15 milioni di chiamate al giorno, contro solo 4 milioni di chiamate al giorno registrate in Italia. La Germania sembra il Paese più preso di mira. La magistratura tedesca aprirà un’inchiesta, il ministero della Giustizia evoca “azioni fra nemici durante la guerra fredda”, l’opposizione socialdemocratica chiama in causa Angela Merkel: “Il governo deve chiarire la questione al più presto”». [Offeddu, Cds]  

• Secondo Vincent Cannistraro, per trent’anni in servizio nella Cia, «prima di gridare allo scandalo e di analizzare il Datagate bisogna capire bene due cose. Che non si tratta di spionaggio a tappeto su tutti i cittadini, ma di immagazzinaggio di dati elettronici e telefonici da usare esclusivamente nella lotta contro il terrorismo. E che anche i Paesi nostri alleati, l’Italia ad esempio, hanno un programma di intercettazioni più o meno simile alla Nsa. Non soltanto: noi, voi, gli inglesi, i tedeschi, i francesi, insomma tutti gli Stati membri della Nato si scambiano le informazioni così ottenute per difendersi dal nemico comune». [Caretto, Cds]