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 2013  luglio 01 Lunedì calendario

Anche l’Italia era spiata dagli Usa • Putin ha firmato la legge antigay (vietato anche parlarne) • In Italia riciclare non conviene • La beffa dei voli low cost • Il ladro ammazzato dal pensionato

 

Snowden 1 Mentre l’Europa si infuria alla notizia che gli Stati Uniti spiavano le sedi comunitarie a Washington, New York e Bruxelles, e minaccia di bloccare i negoziati commerciali sulla zona di libero scambio Ue-Usa, nuove rivelazioni del settimanale tedesco Der Spiegel e del quotidiano britannico Guardian, sempre attribuite ai dossier raccolti da Snowden, ampliano la portato dello scandalo. Secondo quanto riferisce il sito del Guardian, la Nsa (National Security Agency) aveva individuato 38 “bersagli” tra le ambasciate e le delegazioni straniere a Washington e a New York presso le Nazioni Unite. Tra queste c’erano anche, oltre agli uffici di rappresentanza dell’Unione europea, le ambasciate di Italia, Francia e Grecia, oltre che quelle di Messico, Giappone, India, Turchia e Corea del Sud. L’ambasciata d’Italia a Washington era indicata in codice con i nomi “Bruneau” o “Hemlock”. L’intelligence americana utilizzava una vasta serie di strumenti per spiare le comunicazioni diplomatiche: intercettazioni telefoniche e delle trasmissioni via radio, microspie e perfino uno strumento per leggere le comunicazioni criptate via fax. Ieri intanto il settimanale tedesco Spiegel è uscito con nuove rivelazioni citando documenti della Nsa secondo cui Washington divideva gli alleati in categorie. La prima categoria era riservata agli stessi Stati Uniti. Della seconda categoria, esclusa dalle operazioni di spionaggio delle comunicazioni, facevano parte i Paesi anglosassoni: Gran Bretagna, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Gli altri Paesi europei, tra cui l’Italia, facevano parte degli alleati «di terza classe» e venivano regolarmente spiati (Andrea Bonanni, Rep).

Snowden 2 Secondo i documenti forniti da Snowden e pubblicati dal giornale tedesco, la Germania era di gran lunga il Paese europeo più monitorato dall’intelligence americana con una media di cinquecento milioni di comunicazioni telefoniche e via internet registrate ogni mese. La città maggiormente controllata era Francoforte, dove hanno sede sia la Banca Centrale europea sia la Bundesbank tedesca. Anche le comunicazioni private in Francia e Italia venivano registrate, sia pure in misura minore. In Francia le intercettazioni erano su una media di sessanta milioni al mese. In Italia, tra il 10 e il 19 dicembre 201,2 sono state intercettate una media di quattro milioni di comunicazioni al giorno, scese poi a zero il 25 dicembre, giorno di Natale (ibidem).

Gay Vladimir Putin ha firmato la legge che vieta perfino di parlare in pubblico dei diritti degli omosessuali (in Russia essere omosessuale era considerato un reato fino al 1993, e ancora nel 1998 l’attrazione per lo stesso sesso veniva classificata tra le malattie mentali gravi). Da domani saranno puniti con multe dai duecento ai duemila euro e perfino con mesi di carcere, tutti coloro che «faranno propaganda pubblica di rapporti sessuali non tradizionali in presenza di minori». Significa per esempio che un agente di polizia è autorizzato da ora in poi a proibire o interrompere qualsiasi rappresentazione teatrale, comizio, o concerto in cui si affronti l’argomento dell’omosessualità. Ma propaganda gay possono essere considerate anche semplici effusioni in pubblico o articoli e scritti che fanno il punto sulle condizioni degli omosessuali (Nicola Lobardozzi, Rep).

Low cost Viaggiare low cost non sempre conviene. A partire dal prezzo extra del bagaglio, ogni cosa ha un costo: cuffie per ascoltare i film, sigarette elettroniche, panini o bevande, scelta del posto, wi-fi eccetera. Il nuovo formato di bagaglio a mano, che EasyJet introduce da dopodomani, è solo un esempio del rischio di vedere lievitare il proprio budget. Dal 2 luglio, infatti, la compagnia inglese riduce di un terzo le dimensioni della valigia: chi viaggia con EasyJet potrà concedersi un bagaglio lungo 50 centimetri, alto 40 e largo 20. «Impreparati? Bisognerà caricare la valigia in stiva e pagare un extra (l’unica cosa che rimane XXL) che sarà di 30 euro se si verrà “beccati” ai banchi di accettazione. Ma salirà a 50 euro se la magagna verrà individuata pochi metri più avanti e cioè al gate d’imbarco. Considerando che un biglietto Easy Jet costa spesso pochi euro si rischia di pagare di più per un trolley che per se stessi [...] Superata la spinosa questione bagagli può ancora succedere di tutto. Mai dimenticarsi di stampare la carta d’imbarco con Ryanair. Il modesto supplemento per la riemissione del pezzo di carta è intorno ai 60 euro. Innervositi dal contrattempo? Tranquilli, la compagnia irlandese è l’unica che vi consente di fumare a bordo. Naturalmente solo “sigarette senza fumo” made in Ryanair da acquistare in volo. Persino il civile Belgio non resiste alla tentazione di lasciare il viaggiatore sbigottito. Volando oltre le tre ore con la Thomas Cook Airlines Belgium la visione del film sarebbe gratis. Peccato che, per riuscire anche a sentirlo, bisogna investire tre euro nelle cuffie [...] Smanie workhaolic e desiderio di restare connessi in volo? Ethiad, Oman Air, Virgin, Lufthansa, Egypt Air, Delta e Air Canada più svariate altre flotte consentono il wi-fi in quota. Ma può costare caro. Solo quattro compagnie offrono il servizio gratis, ovviamente in business class. Discriminazione sul peso, questa volta non del bagaglio ma dei viaggiatori, per United Airlines che costringe gli obesi all’acquisto di due biglietti al posto di uno. Chi decide di voler scegliere la poltrona per la Southwest ha diritto di farlo solo pagando dieci dollari. Cosa aspettarsi dal futuro? Molti hanno minacciato la toilette a pagamento. Per ora il primordiale diritto rimane gratis. Ma non è chiaro ancora per quanto» (Irene Maria Scalise, Rep).

Riciclo 1 Un dossier di Esper realizzato per conto dell’Associazione comuni virtuosi mette in discussione l’intero sistema italiano della raccolta e del riciclo dei contenitori: barattoli di vetro e plastica, brik di cartone, lattine di alluminio, scatole in legno e acciaio, ecc. Sistema che ha il suo baricentro nel consorzio nazionale Conai, ente privato senza scopo di lucro nato con il decreto Ronchi del 1997. Analogo a quelli esistenti in Francia e Spagna, ma molto meno vantaggioso per le nostre amministrazioni locali. Esper ha spulciato le relazioni di bilancio consuntivo 2012 del Conai e dei 6 consorzi di filiera che vi aderiscono. Viene fuori che su 813 milioni di euro di ricavo complessivo nel 2011, solo 298 milioni sono stati riconosciuti ai comuni. Ezio Orzes, uno dei curatori della ricerca e assessore all’ambiente di Ponte alle Alpi dove la raccolta differenziata è al 90 per cento: «È appena il 37 per cento quando in Francia la stessa quota supera il 92, contribuendo così a migliorare il servizio offerto dagli enti locali ai cittadini. Perché così poco in Italia? E dove va a finire il resto?» (Fabio Tonacci, Rep).

Riciclo 2 Un comune italiano che consegna ai centri Conai una tonnellata di carta ottiene un assegno da 42 euro, contro i 179 della Francia, i 108 del Belgio, i 135 del Portogallo. Stessa disparità per la plastica: 291 euro a tonnellata in Italia, 596 in Francia, addirittura 782 in Portogallo. Idem per l’alluminio: 443 euro da noi, 605 in Belgio. Va meglio con il vetro: 39 euro a tonnellata, 38 euro in Francia (ma 47 in Portogallo). Dunque un sindaco italiano che investe risorse pubbliche nell’organizzazione della raccolta differenziata vede rientrare meno soldi che il collega francese, portoghese o belga (ibidem).

Delitto Un uomo di 36 anni. Romeno, qualche precedente alle spalle, ieri sera verso le 23, con altri due, si intrufolò nella villa alla periferia di Roma di Ilario D’Apollonio, architetto e imprenditore edile di 81 anni. I tre, incappucciati e armati, afferrarono alle spalle sua moglie Ilaria Ciocchetti, 77 anni, che stava guardando in salotto la tv, le legarono mani e piedi e le tapparono la bocca col nastro adesivo. D’Apollonio, che a quell’ora già dormiva al piano superiore, sentendo il trabusto s’alzò di botto dal letto, prese la sua Smith&Wesson, si precipitò in salotto e prese a sparare. I banditi corsero via ma il romeno cadde prima di scavalcare il muro di cinta, si beccò un proiettile nella schiena e, fatti pochi metri sull’erba, crollò fra le piante (in una villa in via Nomentana, a Casal Boccone, vicino allo svincolo per il Raccordo anulare).

(a cura di Roberta Mercuri)