Rassegna, 13 giugno 2013
Premio Strega, Aldo Busi fuori dalla cinquina
• Decisa la cinquina del 67esimo Premio Strega. Ieri sera, tra i 25 mila volumi della Fondazioni Bellonci, ai Parioli, il più votato è risultato Le colpe dei padri di Alessandro Perissinotto (Piemme), con 69 schede; secondo Resistere non serve a niente di Walter Siti (Rizzoli, 66 schede); terzo Figli dello stesso padre di Romana Petri (Longanesi, 49); quarto Mandami tanta vita di Paolo Di Paolo (Feltrinelli, 45 voti); quinto, con 36, Nessuno sa di noi di Simona Sparaco (Giunti). A presiedere il seggio, dove hanno consegnato le loro schede 408 «amici della domenica», c’era Alessandro Piperno, vincitore della scorsa edizione, affiancato dal presidente della fondazione Tullio De Mauro. Il grande escluso è stato Aldo Busi con il suo El Especialista de Barcelona (Dalai Editore). [Serri, Sta]
• Scrive Fallai sul Cds: «Busi è stato prima generoso, concedendo a un editore in via di dissoluzione la partecipazione del suo libro al Premio, ma subito dopo si è sottratto a un gioco che non stima. “So tutto – trillava ieri sera al telefono – beh, direi che ben gli sta. Il Premio Strega è anche un’espressione dell’Italia, dobbiamo tenercelo un po’ com’è”. Ma il suo risultato? “Un trionfo. È il Premio degli editori, delle telefonate, dei favori. Per tutte queste ragioni non potevano votare un romanzo come il mio che è un capolavoro. E non lo affermo io, ormai lo dicono cani e porci”».