Rassegna, 12 giugno 2013
Istanbul, la polizia carica i manifestanti di Gezi Park
• All’alba di ieri migliaia di poliziotti in assetto antisommossa si sono piazzati davanti al parco Gezi di Istanbul, occupato dal 28 maggio per impedirne la distruzione. Hanno lanciato lacrimogeni, mentre i manifestanti hanno risposto con pietre e alcune molotov. Nel pomeriggio, quando la piazza si è di nuovo riempita di gente che gridava «Tayyip Istifa» (Tayyip vattene), i poliziotti hanno attaccato con i cannoni d’acqua e hanno circondato il parco. «Continueremo ad oltranza – ha detto in serata il governatore – fino a quando l’ultimo manifestante non sarà andato via». Gli scontri sono proseguiti tutta la notte anche ad Ankara. Intanto da Ankara il premier, in un discorso davanti ai parlamentari del suo partito, pronunciava parole pesanti: «Questa questione è finita. Non avremo più tolleranza. Avete fatto scappare gli imprenditori stranieri dalla Turchia». [Ricci Sargentini, Cds]
• Era dal primo giugno che le forze di sicurezza di sicurezza avevano lasciato Taksim e la zona era diventata una sorta di cittadella autonoma, luogo di festa e di manifestazioni estemporanee. Ma nel resto del Paese le proteste erano continuate. In tutto sono 78 le città della Turchia in cui la gente è scesa in piazza. [Ricci Sargentini, Cds]