Rassegna, 11 giugno 2013
Tensione all’assemblea del M5s sui traditori
• Si è svolta ieri a Roma l’assemblea dei parlamentari del Movimento 5 stelle. Presenti 80 su 160, era stata indetta con un ordine del giorno sibillino: «Chiarimenti sul comportamento fuori e dentro il gruppo rispetto alle decisioni assembleari». Racconta Trocino sul Cds: «Si è cominciato con cautela, parlando innanzitutto dell’annosa questione: a quale fondo destinare il surplus della diaria? Si è deciso per la Tesoreria dello Stato, in un fondo che dovrebbe essere riservato all’abbassamento delle tasse. Ma la questione ne lascia in sospeso un’altra, più rilevante: restituiranno tutti la parte di diaria non rendicontata? Nessuno vuole mostrarsi in polemica sui soldi. Ma questo non significa che tutti siano pronti a restituire il denaro. Anzi. Le prossime fuoriuscite, se ci saranno, saranno ammantate da ragioni di dissenso politico. Quello che sembra certo è che se emorragia dev’essere, la linea è provare ad accelerarla. Lo ripete da tempo il capogruppo Riccardo Nuti e lo ha ripetuto ieri Alessandro Di Battista: “Noi non cacciamo nessuno, ma se qualcuno vuole uscire, si accomodi”».
• «Mentre i grillini si confrontano, i due fuoriusciti Alessandro Furnari e Vincenza Labriola si accomodano in un’altra sala di Montecitorio. Ospiti del presidente del gruppo Misto, Pino Pisicchio. Con lui, a sera, gustano un gelato. Poi, al tramonto, Furnari si concede ad Agorà. E sfoga tutta la tensione accumulata: “Il movimento imploderà? È solo questione di tempo. Noi siamo solo i primi”. Parla di Grillo: “Ci ha lasciato soli”. E di Casaleggio: “Non ci conosce neanche...”». [Ciriaco, Rep]
• Oggi il M5s sceglie il nuovo capogruppo al Sento. Vito Crimi traccia un bilancio della sua esperienza con Buzzi del Cds: «Sono soddisfatto. E in questi giorni ho ricevuto la massima solidarietà e gratitudine da parte dei nostri parlamentari. Hanno preso atto delle difficoltà nel gestire un momento tanto delicato come l’ingresso in Parlamento».
Qualcosa che non rifarebbe?
«Solo un’intervista a un settimanale. L’hanno fatta apparire come un servizio posato».