Rassegna, 11 giugno 2013
Treviso, il crollo di Gentilini e della Lega
• A Treviso la vittoria del candidato del centrosinistra Giovanni Manildo (55,5% a 44,5) non è stata presa bene dallo sconfitto, il leghista Giancarlo Gentilini, 84 anni il prossimo agosto. «Con oggi Giancarlo Gentilini scompare dalla faccia della terra» sbotta parlando di sé stesso in terza persona. E poi: «Ma è stato un naufragio a tre, perché si è chiusa anche l’era del Pdl e della Lega: io i voti li ho presi, ma mi è mancato il supporto dei partiti. Mi han lasciato nel fango della sinistra. Sarà che Treviso non interessa più». Commenta Cremonesi sul Cds: «Probabilmente è proprio finita un’era. Una campagna tutta giocata sull’anticomunismo viscerale da parte dell’ex prosindaco che in un ufficio esibisce una bandiera della X Mas non ha probabilmente aiutato. Né, a giudicare dal voto, ha convinto la ringhiosa campagna contro colui che, suo malgrado, è diventato il simbolo del ballottaggio trevigiano: il 22 enne figlio di genitori marocchini Said Chaibi, eletto nelle liste di Sel, “omaggiato” dalla pubblicità offerta da volantini leghisti che lo dipingevano come la quintessenza del “pericolo rosso”».