Rassegna, 10 giugno 2013
Ballottaggi comunali, affluenza in forte calo
• Affluenza in netto calo nel secondo turno delle amministrative. A Roma e nelle altre 66 città in cui si stanno svolgendo i ballottaggi per l’elezione del sindaco alle 22 di ieri si era recato ai seggi solamente il 33,8% degli elettori, ovvero l’8% in meno rispetto a quindici giorni fa. A Roma ha votato il 32,3%, una percentuale inferiore del 5% rispetto al primo turno. Tra gli altri dieci capoluoghi di provincia chiamati a scegliere il loro primo cittadino il risultato peggiore è quello di Barletta, che alle 22 registrava una percentuale di votanti del 31,2%, quasi venti punti percentuali in meno rispetto a quindici giorni fa. Anche a Siena, dove il voto comunale assume un particolare valore politico, visto che la città è andata al ballottaggio dopo 20 anni di dominio di sinistra, la partecipazione è ai minimi storici: alle 22 l’affluenza superava di poco il 40%.
• Il politologo Roberto D’Alimonte sul crollo dell’affluenza: «Ci sono due prospettive da tenere presenti. Quella storica e quella comparata. Quella storica ci dice che dal 1979 a oggi è stato sempre un decrescere di partecipazione: partivamo da oltre il 90% siamo arrivati al febbraio di quest’anno al 75%. Quella comparata dice che l’Italia rimane comunque il Paese europeo con la più alta affluenza alle urne, rispetto alla Francia, alla Germania, all’Inghilterra che si fermano sotto il 70%. Alle ultime elezioni in Gran Bretagna, quelle che hanno portato Cameron alla vittoria, è andato a votare il 65% dei cittadini». [Arachi, Cds]
• Intanto la Sicilia è impegnata ieri e oggi nel primo turno delle amministrative. Quattro milioni e mezzo di cittadini sono chiamati alle urne sull’isola per eleggere i sindaci di 142 comuni, compresi Catania, Messina, Ragusa e Siracusa.