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 2013  giugno 09 Domenica calendario

In Afghanistan muore il cinquantatreesimo soldato italiano • Il liceale che poteva fare una strage nell’ultimo giorno di scuola • Un atterraggio d’emergenza a Fiumicino • Gli italiani non vanno più in vacanza • La paninoteca che offende Falcone e Impastato


Lince Ieri tre carri armati Lince italiani stavano rientrando alla base nella cittadina afghana di Farah quando sono stati colpiti con una bomba: è morto sull’istante il capitano Giuseppe La Rosa, 31 anni, del 3° reggimento Bersaglieri e originario di Barcellona Pozzo di Gotto, nella provincia di Messina. Altri tre commilitoni sono rimasti feriti. La rivendicazione talebana diceva: «Un coraggioso ragazzino undicenne ha compiuto questa gloriosa operazione». Invece alcuni testimoni hanno visto un uomo in uniforme afghana che avrebbe lanciato la granata contro il Lince. Sale così a 53 il numero degli italiani uccisi dall’inizio della missione in Afghanistan, nel 2004. Il numero totale dei morti Nato dalla guerra dell’autunno 2001 supera ora quota 5.000.

Reclute Negli ultimi quattro anni in Afghanistan sono cresciute in modo esponenziale le aggressioni di reclute afgane contro i loro mentori stranieri. Nel 2012 quasi il 17 per cento delle vittime Nato sono stati istruttori attaccati dagli stessi uomini che dovrebbero addestrare.

Scuole In Afghanistan adesso ci sono 40mila scuole (200mila insegnanti): erano 650 al tempo dei talebani.

Liceo Al liceo “Bagatta” di Desenzano sul Garda uno studente diciassettenne si è presentato all’ultimo giorno di scuola vestito in mimetica, con un fucile nella custodia della chitarra e 73 cartucce. Durante la ricreazione ha mostrato la doppietta ad alcuni compagni di classe dicendo che si preparava a sparare dalla finestra: «Io sono un pacifista, nel mondo c’è troppo egoismo, non lo sopporto. Sparo perché voglio giustizia». Gli altri ragazzi non lo hanno preso sul serio, al contrario di un’insegnante che per caso passava davanti alla porta della classe. Il preside ha fatto scattare l’allarme antincendio e, dopo che tutti i ragazzi erano usciti dall’istituto, i militari della vicina stazione hanno cominciato a cercare lo studente in mimetica: lo hanno trovato ad aggirarsi per i corridoi del primo piano, disarmato. Mentre lo fermavano ha ribadito: «Non tollero l’insensibilità delle persone, non mi va quello che è successo in Vietnam e siccome io sono sensibile volevo compiere un atto dimostrativo».

Pilota Atterraggio d’emergenza ieri a Fiumicino di un Airbus A320 della Wizz Air: il pilota, Gianluca Ribotti Martini, è riuscito a far toccare terra al velivolo soltanto col carrello destro. Tutti salvi i 160 passeggeri e l’equipaggio. L’aereo proveniva da Bucarest e sarebbe dovuto atterrare a Ciampino. Ma all’improvviso si è accesa la spia del carrello posteriore sinistro. Il pilota, ex Alitalia con 12mila ore di volo, maggiore ed ex istruttore dell’Aeronautica militare, ha ripreso quota per dirigersi verso Fiumicino, dove le piste sono più lunghe. Al terzo tentativo di atterraggio è riuscito a compiere una manovra da manuale grazie alla quale nessuno si è fatto male: per un chilometro dopo aver toccato terra, l’Airbus ha camminato in equilibrio su un carrello solo, poi ha cominciato a rallentare e alla fine si è adagiato sulla pista sul lato sinistro. Sotto al motore solo scintille e un principio d’incendio subito spento dalla coltre di schiuma ignifuga sparsa dai pompieri che erano già sulla pista.

Vacanze Secondo una ricerca di Confesercenti-Swg solo il 58% degli italiani andrà in vacanza (era l’80% nel 2010). Inoltre solo il 22% degli italiani ha un’idea precisa di quel che farà. Il 23,5% è certo che partirà, ma non ha ancora stabilito né destinazione né data di inizio vacanza. Trademark ha stimato per la stagione 2013 perdite per 2,7 miliardi di euro di fatturato. Notizie preoccupanti anche per l’occupazione stagionale, per cui si prevede un calo di 250-300mila unità. In media, oggi ogni italiano per le ferie spende 961 euro per andare in villeggiatura, contro i 1.056 di prima della crisi. Infine: dalle due settimane di vacanze del 2008 si è passati, dato immutato dal 2009, a 12 giorni (Giubilei, Sta).

Panini A Vienna la paninoteca (ora chiusa) Don Panino, sulla Seidengrasse, gestita dagli italiani Marco e Julia Marchetta. Tra i sandwich che glorificavano personaggi della malavita: Don Greco, Don Buscetta, Don Corleone. Nel menù anche Don Falcone, «il più grande rivale della Mafia, purtroppo è stato arrostito come una salsiccia». Oppure Don Peppino (allusione a Impastato): «Siciliano dalla bocca larga, fu cotto da una bomba come un pollo nel barbecue».

(a cura di Daria Egidi)