Rassegna, 7 giugno 2013
Governo Letta, via al processo di riforme
• In mezz’ora di discussione il Consiglio dei ministri ha varato il disegno di legge costituzionale che «delimita le dimensioni e le linee del campo di gioco» per le riforme, per citare la metafora del ministro Gaetano Quagliariello, grande tifoso del Napoli. Spiega Magri sulla Sta: «Alcuni aspetti del ddl sono già noti. Darà vita a un Comitato che fonderà insieme le Commissioni Affari costituzionali, 20 deputati da una parte e 20 senatori dall’altra, scelti senza calpestare le minoranze; i tempi della doppia lettura, imposti dall’articolo 138 della Costituzione vigente, verranno scorciati da tre mesi a uno soltanto; in un anno e mezzo il processo riformatore dovrà essere completato, dopodiché sarà chiamato a pronunciarsi il popolo sovrano attraverso un referendum confermativo. Ma a spulciare il testo del ddl, si scopre dell’altro. Per esempio, una meticolosa indicazione delle varie tappe parlamentari, e un’altrettanto scrupolosa prevenzione di qualunque forma di ostruzionismo, tanto nel Comitato dei Quaranta (che pericolosamente evoca Alì Babà), quanto nell’aula di Montecitorio e di Palazzo Madama».