Fior da fiore, 6 giugno 2013
Assad si prende la città dei ribelli • Processo Cucchi: assolti i poliziotti, condannati i medici per omicidio colposo • Scontri a Terni • Nessuno paga le multe • Renzi potrebbe candidarsi come segretario del Pd • La simpatia di D’Alema • Quelli che dopano col monossido di carbonio • Consigli cinesi contro le molestie in autobus
Qusayr Il regime di Bashar Assad ha sconfitto i ribelli nella loro roccaforte di Qusayr, a 10 chilometri dal confine libanese e ora la vittoria nella guerra civile è più vicina. L’offensiva, nella zona che gli insorti dominavano da oltre un anno, era cominciata il 19 maggio con l’esercito regolare affiancato dai miliziani di Hezbollah. Il raid finale verso la città è stato lanciato all’alba di ieri, la maggior parte dei ribelli avrebbe lasciato le postazioni nella notte dopo la mediazione di leader libanesi come il druso Walid Jumblatt: avrebbe ottenuto l’evacuazione dei civili e dei feriti in cambio della ritirata.
Cucchi Dopo sette ore di camera di consiglio i giudici hanno chiuso il processo sulla morte di Stefano Cucchi in carcere: assolti i tre agenti di polizia penitenziaria che l’accusa riteneva colpevoli del pestaggio del 31enne dopo l’arresto per droga il 15 ottobre del 2009, assolti i tre infermieri in servizio nella sezione dedicata ai detenuti dell’ospedale Pertini, dove il giovane morì al termine di una settimana di ricovero e isolamento, condannati a pene molto più lievi delle richieste dei pm i medici che lasciarono morire il paziente (reato qualificato in omicidio colposo). Queste le pene: due anni ad Aldo Fierro (l’accusa ne chiedeva 6 e 8 mesi), un anno e quattro mesi ciascuno a Flaminia Bruno, Luigi Preite De Marchis, Silvia Di Carlo e Stefania Corbi (le richieste dei pm erano di 5 anni e 6 mesi per i primi tre e di 6 anni per il quarto). I cinque sono condannati in solido anche al pagamento di 100mila euro per ogni membro della famiglia e 20mila euro per ognuno dei due nipoti di Stefano Cucchi, Giulia e Valerio. Rosita Caponetti è invece riconosciuta colpevole di falso (sulla cartella clinica del paziente) e ne risponde con 8 mesi di reclusione, contro i 2 anni proposti dai pm. Per tutti loro la pena è sospesa. I tre agenti Nicola Minichini, Corrado Santantonio Corrado e Antonio Domenici, assieme agli infermieri Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe, sono assolti «per non aver commesso il fatto».
Acciaierie A Terni una manifestazione degli operai delle acciaierie è finita a manganellate. Manifestavano contro i proprietari finlandesi della Outokumpu i quali hanno prospettato un possibile stop dello stabilimento in seguito al calo degli ordini. Gli operai (500) si sarebbero dovuti fermare sotto alla Prefettura della città, invece hanno proseguito fino alla stazione con l’intenzione di occuparla. A questo punto sono scattate le cariche della Celere, venuta da Roma e Firenze, durante le quali sono rimasti feriti il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo e un caporeparto della fabbrica siderurgica (secondo la polizia il sindaco è stato colpito con un ombrello da un manifestante).
Multe Nel 2012 il Comune di Roma avrebbe dovuto incassare 281 milioni di euro dalle contravvenzioni per infrazioni stradali: ne ha presi soltanto 14. A Milano situazione analoga: doveva incassare in tutto 471 milioni di euro, ma a fine anno ne erano stati effettivamente riscossi solo 135. A Napoli le cose vanno anche peggio: nel 2012 il sindaco aveva stimato un gettito legato alle infrazioni del codice della strada di 294 milioni di euro, ma a conti fatti ne sono entrati poco più di 40. Nel 2011 l’introduzione di quelle stesse norme che hanno ridotto drasticamente i pignoramenti di Equitalia (21mila nel 2011, 5mila l’anno scorso) e le esecuzioni immobiliari (gli immobili ipotecati e poi effettivamente venduti sono stati 53 quest’anno e 166 nell’intero 2012), e rallentato la riscossione coatta, hanno fatto crollare il gettito dei Comuni e degli enti locali (Sensini, CdS).
Renzi Renzi dice che si potrebbe candidare alle primarie per diventare segretario del Pd: «Se c’è bisogno di me, me lo diranno i sindaci, i militanti. Persone che stimo molto, mi consigliavano di non farlo; ora però si vanno convincendo anche loro. Di sicuro, se succede, non sarà come l’altra volta una campagna improvvisata, per quanto bella» (Cazzullo, CdS).
Turchi A Renzi piace lo humour di D’Alema: «Alla direzione Pd è andato da Matteo Orfini e gli ha detto: “Vedo che finalmente ci sono giovani turchi che fanno qualcosa di interessante. Peccato che siano a Istanbul”» (ibidem).
Monossido Ultimo ritrovato nel campo del doping: il monossido di carbonio. Ci sono ciclisti professionisti di alto livello che lo inalano per andare più forte. Il professor Walter Schmidt, direttore dell’Istituto di Medicina dello Sport alla Universitat Bayreuth, in Baviera: «Qualcuno ha scoperto che il monossido di carbonio, iniettato regolarmente nel sangue, crea un’apnea cellulare che spinge l’organismo a moltiplicare la produzione di globuli rossi». Il metodo pare funzioni bene, solo che, mentre a dosi bassissime il gas è innocuo, se si perde il controllo si rischia la vita. Per scoprire un dopoto da monossido basta fare analisi per calcolare la carbossiemoglobina. «Il problema è medico-legale: i referti di un dopato sono simili a quelli di un fumatore o di chi fa sport in una città inquinata. I ciclisti professionisti non fumano e non pedalano nello smog: ma dimostrarlo in un tribunale è un altro paio di maniche» (Bonarrigo, CdS).
Molestie Per evitare molestie sui mezzi pubblici la polizia di Pechino consiglia alle donne: niente gonne gorte, pantaloncini e miniabiti, niente scollature e trasparenze, non stare in piedi in mezzo a gruppi di uomini, coprirsi e proteggersi con giornali e sacchetti.
(a cura di Daria Egidi)