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 2013  giugno 05 Mercoledì calendario

Ilva, Bondi commissario straordinario

• Enrico Bondi, già amministratore delegato (dimissionario) dell’Ilva, sarà ora commissario straordinario dell’acciaieria di Taranto. Per 12 mesi (rinnovabili per due volte) sarà responsabile delle sorti dell’azienda a tutto campo, dalla gestione operativa alla tutela della salute e dell’ambiente. Il decreto «ri-Salva Ilva» ieri è stato varato dal governo e in serata è stato firmato dal capo dello Stato. Con nuove norme che prevedono di liberare gli 8,1 miliardi di euro della famiglia Riva dal sequestro cautelativo disposto dalla magistratura e di superare l’Aia, l’Associazione integrata ambientale già violata dal colosso dell’acciaio. E con intervento più diretto del ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, che nominerà tre «saggi di comprovata esperienza nei temi ambientali», con il compito di stilare il nuovo piano di risanamento e sottoporlo al giudizio di un sub-commissario ad hoc. Il decreto prevede l’azzeramento di tutti gli incarichi, scongiurando la possibilità che oggi nel previsto cda con i vertici dimissionari, prevalesse la posizione del custode giudiziario. [Piccolillo, Cds]  

• Polemiche per la scelta di Bondi commissario: «È stato nominato ad dai Riva, non c’è rottura con il passato», ha protestato il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Mentre dal Pdl hanno gridato all’«esproprio» dell’azienda, Maurizio Sacconi parlava di un «pericoloso precedente per la libera impresa», e il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi raccomandava: «Se non rispetteremo i diritti della proprietà e tutto quello che è connesso a un’attività manifatturiera di questo tipo sarà poi difficile richiamare in Italia investimenti esteri e impossibile svolgere attività siderurgiche». «Bondi lo ha voluto il presidente del Consiglio Enrico Letta – ha spiegato il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato – perché occorre qualcuno che sia immediatamente operativo. Una gestione non si improvvisa, serve un amministratore in grado di continuare il lavoro, anche se con un indirizzo dato in questo caso dal governo». [Piccolillo, Cds]