Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  giugno 03 Lunedì calendario

Scontri in piazza in Turchia • Diciotto mesi per fare le riforme, lo dice anche Napolitano • Quasi settantamila sfratti in più nel 2012 • Neruda fu ucciso da un ex agente della Cia¡


Istanbul A Istanbul scontri di piazza tra forze dell’ordine e manifestanti contro Erdogan. La scintilla è stata la decisione di abbattere gli alberi del Gezi Park per costruire un grande centro commerciale. Poi la protesta si è estesa ed è diventata una manifestazione contro i tentativi del governo di trasformare la Turchia in una nazione islamica. Tayyip Erdogan infatti ha alzato le tasse su tabacco e alcolici, vuole vietare i baci in pubblico e le gambe delle modelle nelle pubblicità. In questi giorni si vedono ovunque bandiere di Ataturk, fondatore della Turchia moderna, persone che girano con bottiglie di birra in opposizione al divieto di bere alcolici, donne senza velo che raccontano di come nelle scuole alle bambine venga ormai imposto di coprirsi il capo. Alle finestre giorno e notte c’è chi rumoreggia con utensili e pentole per dimostrare di essere sempre vigili. La protesta è dilagata in 48 città. In 7 giorni, più di 1.700 gli arrestati. I dimostranti sostengono che ci sono stati due uccisi, mentre Amnesty International riferisce unicamente di «cinque persone in pericolo di vita per ferite alla testa». Erdogan è al potere da 10 anni e ha vinto tre elezioni politiche, ma i motivi di protesta dei laici sono fondati: il velo ammesso nei luoghi pubblici e negli uffici statali, le scuole coraniche pure per i bambini, le tv controllate e i media sotto scacco, i procedimenti a intellettuali e giornalisti critici, il giro di vite sull’alcol e il fumo.

Erdogan Ultime cose dette da Erdogan: i manifestanti sono «una manciata di saccheggiatori», i social media «sono la più grave minaccia alla società», quelli che bevono alcol «sono tutti alcolizzati».

Governo «Il governo è a termine. Diciotto mesi sono sufficienti per fare le riforme», ha detto Giorgio Napolitano. Intanto si torna a parlare dielezione diretta del capo dello Stato, dal momento che sabato Letta ha chiarito che a suo avviso è impossibile pensare di ritornare a eleggere il presidente con le stesse modalità con cui è stato eletto l’ultima volta. Il che è piaciuto molto ad Alfano, meno a Sel, Lega e settori del Pd.

Sfratti Nel 2012 sono stati emessi 67.790 nuovi provvedimenti di sfratto: 6,18% in più del 2011. Per la prima volta hanno superato la soglia dei 60mila gli sfratti per morosità, quelli dovuti alla incapacità di pagare da parte dell’inquilino: sono stati 60.244 e rappresentano l’88,86% delle nuove sentenze emesse. La situazione potrebbe ancora peggiorare dopo l’azzeramento del finanziamento del fondo sociale per gli affitti, cancellato per il 2013. A rischio ci sono altre 300mila famiglie che vanno ad aggiungersi alle centinaia di migliaia di persone che hanno ricevuto un ordine di lasciare la loro casa negli anni scorsi (Amabile, Sta).

Neruda Il giudice cileno Mario Carroza, che sta indagando sulla morte di Pablo Neruda avvenuta il 23 settembre del 1973, ha ordinato alla polizia di catturare il presunto killer del poeta: un uomo biondo con occhi azzurri, età tra i 27 e i 30 anni, 1 metro e 80 di altezza e noto ai più come «dottor Price». Manuel Araya, autista del poeta, osservando l’identikit del dottor Price ha riconosciuto l’ex agente Cia Michael Townley. Quest’ultimo, sotto le mentite spoglie di medico e su ordine di Pinochet, si sarebbe introdotto nella clinica Santa Maria di Santiago, in cui Neruda era ricoverato, per ucciderlo con una iniezione letale. Il poeta sarebbe stato insomma avvelenato e non morto per il cancro alla prostata. Tutto ciò mentre sono ancora in corso le analisi sulle spoglie di Neruda riesumate pochi mesi fa (Manzo, Sta).

(a cura di Daria Egidi)