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 2013  maggio 30 Giovedì calendario

Ciancimino jr arrestato per frode fiscale

• Da ieri mattina Massimo Ciancimino è in una cella della prigione palermitana di Pagliarelli, su ordine di un giudice di Bologna. È accusato di essere «personaggio di spicco» di un «sodalizio criminale» organizzato per frodare il Fisco e guadagnare soldi attraverso false attestazioni e altri presunti imbrogli. Altre dodici persone sono state arrestate. Scrive Bianconi che tutto nasce «dall’indagine su una triangolazione commerciale tra società di import-export studiata appositamente, secondo il giudice di Bologna, per ottenere indebiti sgravi fiscali e lucrare sullo sconto dell’Iva. Un giro d’affari da circa 30 milioni di euro. Secondo i pm, da alcune intercettazioni tra Ciancimino e un imprenditore sospettato di contiguità con la famiglia di ’ndrangheta dei Piromalli, al figlio di “don Vito” andava contestata anche l’aggravante del favoreggiamento mafioso. Ma il giudice ha detto no, e così l’inchiesta tornerà a Ferrara, da dove era partita, perché lì “il sodalizio ha stabilito inizialmente la propria base operativa” a partire dal 2008, quando già Ciancimino jr vestiva i panni del testimone a Palermo».  

• Salvatore Borsellino, il fratello del magistrato assassinato dalla mafia e forse vittima della cosiddetta trattativa tra i boss e lo Stato, ha lanciato l’allarme: «Credo che Ciancimino sia in grave pericolo di morte, sono molto preoccupato. Non mi stupirei di un nuovo caso Sindona, con un avvelenamento in carcere. Per merito suo qualcosa stava venendo fuori, ma adesso le cose si fanno più difficili». Il riferimento di Borsellino è al ruolo che il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo ha avuto nell’indagine sfociata nel processo sul presunto «patto scellerato» tra uomini della mafia e delle istituzioni, cominciato lunedì scorso nell’aula bunker dello stesso penitenziario in cui Ciancimino jr è ora detenuto. [Bianconi, Cds]