Rassegna, 30 maggio 2013
Giachetti: «Così voteremo ancora col Porcellum»
• «Intempestivo io? E certo, dopo aver atteso anni per cambiare il Porcellum, di questo passo ne attenderemo altri dieci. Addio, hanno preferito bocciare la mia mozione e darla vinta al Pdl. La riforma elettorale è rimandata alle calende greche. E ora, in qualsiasi momento dovesse andare in crisi il governo, è chiaro che andremo a votare nuovamente con la legge di Calderoli. Chissà se la Consulta si pronuncerà e in che modo. A quel punto, larghe intese tutta la vita. So solo che dopo 123 giorni di sciopero della fame, l’anno scorso, quando ero sull’orlo di un’emorragia, l’unica persona che mi ha scritto è stato il presidente Napolitano. E anche in questi 15 giorni dalla presentazione della mozione, nessuno nel Pd si è preoccupato di aprire un confronto» (Roberto Giachetti a Lopapa di Rep).
• Quelli del Movimento 5 stelle non vogliono il Mattarellum, ma un Porcellum riveduto e corretto che preveda una soglia del 40 per cento al premio di maggioranza, le preferenze, un limite di due mandati per chi viene eletto. Ieri però hanno sostenuto la mozione maggioritaria di Giachetti per tentare uno sgambetto al governo. [Magri, Sta]