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 2013  maggio 27 Lunedì calendario

Referendum su scuole private: a Bologna vince il no

• Al referendum di Bologna sul finanziamento alle scuole d’infanzia paritarie ha vinto nettamente l’opzione A per l’abrogazione dei contributi comunali (schieramento formato da Sel, Movimento 5 Stelle e Articolo 33).L’opzione B era sostenuta da Pd, Pdl, Udc, montiani, vescovi, industriali, Cisl e Romano Prodi. Sulla carta un risultato schiacciante: 59% contro 41%. «In realtà un dato tutto da leggere. L’affluenza, prima di tutto: ieri, sotto le Due Torri, ha votato poco meno di un elettore su tre. Nei 199 seggi allestiti nei quartieri si sono presentati 85.934 cittadini (pari al 28,7% degli aventi diritto, in tutto 290 mila). I referendari, ancor prima che iniziassero le operazioni di spoglio, hanno parlato di “una buonissima partecipazione nonostante le ostiche condizioni di voto”, ma è indubbio che questo referendum, che tante polemiche ha scatenato negli ultimi due mesi, non ha affatto scaldato il cuore della città». [Alberti, Cds]

• Ora sul piano amministrativo non cambia niente. Il referendum era consultivo e il sindaco Merola, spesso ai ferri corti con i promotori, aveva fatto sapere di non voler mettere in discussione il sistema integrato che funziona a Bologna dal 1994. Le conseguenze possono essere politiche. Nei confronti della giunta comunale, dove la convivenza tra Pd e Sel rischia di farsi complicata. E nei confronti dei vertici romani del Pd, tutti schierati per il mantenimento dello status quo (Epifani e Renzi, in primis). [Alberti, Cds]