Rassegna, 27 maggio 2013
Bruxelles: deficit italiano in regola
• Dopodomani, secondo voci ufficiose, la Commissione Europea proporrà l’uscita dell’Italia dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo, avviata nell’ottobre 2009. Decisione quasi automatica: allora il rapporto fra deficit e prodotto interno lordo era al 5,3%, ben oltre il massimo del 3% fissato dall’Unione Europea, mentre ora è stimato per il 2012 al 3%, per poi assestarsi al 2,9% del Pil nel 2013. «Finalmente una buona notizia», il commento a caldo di Enrico Letta.
• «Primo, prevedibile risultato della misura, che è stata preparata giorno per giorno dal lavoro negoziale del ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi, e dal rappresentante permanente presso la Ue, Ferdinando Nelli Feroci: si dovrebbero ridurre i rendimenti che dobbiamo pagare sui nostri titoli pubblici offerti agli investitori, e dunque dovrebbe calare lo spread, il differenziale di rendimento fra i titoli di Stato decennali italiani e gli omologhi Bund tedeschi. Ci costerà meno caro trovare il denaro sui mercati. E il fatto di uscire dai sorvegliati speciali, nella partita sul deficit, potrebbe liberare circa 8 miliardi». [Offeddu, Cds]