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 2013  maggio 27 Lunedì calendario

Pochi alle urne • L’enigma delle sigarette elettroniche • Nibali vince il Giro d’Italia • A Cannes premiato un film sull’amore omosessuale • Il premier giapponese ha paura dei fantasmi


Voto Alla fine del primo giorno di urne aperte per le Comunali (oggi si vota dalle 7 alle 15) il calo di affluenza è marcato: -15,4%. Il dato di Roma va anche oltre con quasi il 20% in meno rispetto a 5 anni fa: nel 2008 (quando però ci furono anche le Politiche) votò il 57,2% degli elettori, adesso appena il 37,7%. In totale nei 564 Comuni chiamati a rinnovare i sindaci solo il 44,6% degli aventi diritto si è presentato ai seggi. Punte record di assenteismo a Pisa (-26%) e Sondrio (-21%). Bologna votava invece per il referendum consultivo sui finanziamenti comunali agli istituti privati: si è recato alle urne meno di un terzo degli elettori.

Sigarette Secondo i Monopoli di Stato nel 2013 lo Stato incasserà 700 milioni di euro in meno di tasse sulle sigarette. Ecco perché sicuramente si metterà qualche imposta su quelle elettroniche, il cui mercato, invece, è in esapnsione. Il problema è capire come e quanto tassare. Il vero nodo è la definizione della sigaretta elettronica. Si tratta di un prodotto da fumo (e quindi fa male) oppure è un dispositivo medico, che serve per smettere o come alternativa al tabacco, oppure non è niente di tutto questo? Se si tratta di prodotti da fumo devono essere vendute solo in tabaccheria e si applica la tassa dei tabacchi. Se sono dispositivi medici devono essere vendute in farmacia e non possono essere tassate solo perché hanno una percentuale di nicotina (che infatti non è tassata nei chewing gum e nei cerotti che la contengono, in vendita in farmacia). Nel caso fossero assimilate ai tabacchi, i negozi dovrebbero registrarsi coi Monopoli, aprire un conto e un deposito fiscale. Altri preferirebbero un’imposta di consumo e dunque un regime fiscale più semplice e leggero, soluzione che sarebbe assai gradita ai produttori e ai rivenditori. Le multinazionali del tabacco suggeriscono di tassare gli atomizzatori, cioè i filtri. Tutte e due le ipotesi, però, non piacciono alle Finanze, perché, dicono, garantirebbero un gettito misero. Intanto i fumatori elettronici stanno facendo incetta di liquidi nei negozi per non risentire dell’aumento dei prezzi quando arriverà la tassa. Comunque sigarette, liquidi, cartucce e accessori si comprano tranquillamente online in centinaia di paesi del mondo: è sempre possibile aggirare la tassazione (Sensini, CdS).

Giro d’Italia Vincenzo Nibali, 28 anni, è il vincitore del Giro d’Italia. Nato a Messina, «fin da piccolo lo portavo a pedalare con me – ricorda il padre Salvatore Nibali, che per il figlio aveva recuperato e dipinto di rosso una vecchia Pinarello, la prima bici -. Aveva solo 11 anni quando mi staccò in salita. Lì capii che sarebbe diventato qualcuno nel ciclismo». La prima bici da corsa a 14 anni, nella sua prima gara fra gli Esordienti arrivò subito secondo. Il primo allenatore, Giuseppe Marchetta, lo portava in giro per tutta la Sicilia a farsi le ossa, poi lo prese con sé Bruno Malucchi, presidente del G.S. Mastromarco di Lamporecchio, Pistoia. Nibali arrivò in Toscana appena diciassettenne (Viberti, Sta).

Cannes Il Festival di Cannes è stato vinto dal regista franco-tunisino Abdellatif Kechiche con il film La vie d’Adèle, storia d’amore tra una liceale e una pittrice, che può interessare molto i francesi date le manifestazioni di piazza contro i matrimoni gay recentemente ammessi da Hollande. Il presidente di giuria Steven Spielberg ha spiegato che la politica non c’entra e che il film è molto bello. Nessun premio per il concorrente italiano, Paolo Sorrentino con La grande bellezza. La giurata Kidman ha ammesso di aver dovuto vedere più volte le pellicole in gara «perché la percezione cambia se li vedi la mattina presto o durante la notte».

Fantasmi Il premier giapponese Shinzo Abe da mesi rifiuta di trasferirsi nella residenza riservata al cancelliere perché convinto che sia infestata da fantasmi. Ha dovuto smentire con una nota ufficiale, ma ormai i giornali non parlano d’altro: addiritura hanno proposto sondaggi per capire quanti giapponesi credano negli spiriti. L’edificio è stato teatro di due tentati colpi di stato sventati nel sangue e su di esso incombono sinistre leggende, tanto che anche la moglie dell’ex premier Koizumi si rifiutò di andare ad abitare lì. In realtà alcuni commentatori sono convinti che Abe non abbia paura dei fantasmi, ma pensi soltanto che quella casa porti sfortuna (Visetti, Rep).

(a cura di Daria Egidi)