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 2013  maggio 25 Sabato calendario

Monopoli


• Successo in Germania di un gioco chiamato Kolejka, come la coda che si faceva davanti ai negozi nell’era comunista. Simile al Monopoli, vince chi avendo scelto la coda più breve riesce a portarsi a casa abiti, cibo, mobili ecc.

• Alla vigilia della crisi la Parker cambiò effettivamente i tagli delle banconote del Monòpoli e adeguarono i prezzi delle case, fermi dal 1936. La casella più economica non fu più Old Kent Road (60 sterline nella vecchia versione) ma Bishop Gate (600 mila sterline). Prima i ricchi si piazzavano in Park Lane e Mayfair, da noi viale dei Giardini e Parco della Vittoria (400 mila sterline). Adesso i quartieri esclusivi sono Kensington Palace Gardens e Knightsbridge (tre e quattro milioni di sterline). Giornalisti del Daily Telegraph hanno controllato ed effettivamente cento metri a Kensington costano quattro milioni e mezzo di sterline (45 mila euro a metro quadro).  

• Nel 1934 a Germantown, sobborgo di Filadelfia, Charles Darrow, ingegnere disoccupato, iniziò la produzione artigianale di Monopoly. Provò a vendere il gioco alla Parker Brothers, ma la società lo rifiutò elencandogli 52 "errori grafici". Darrow, con l’aiuto di un amico tipografo, stampò e vendette 5.000 copie del gioco a un negozio di Philadelphia. La notizia del successo giunse alla Parker Brothers che nel 1935 fece un’offerta per entrare in possesso dei diritti sul suo gioco.

• Poi si seppe che il gioco era stato brevettato, prima del 1904, da una donna quacchera come gioco educativo, di polemica morale contro gli speculatori che affittavano le case ai poveri e li affliggevano con i rincari. 

• "Seguendo i principi del Monopoly, non ho esitato a speculare" (Charles Darrow).

• Fino ad oggi sarebbero state costruite cinquemila miliardi di casette verdi.  

• Nel 1936 Emilio Ceretti, giornalista di Mondadori, insieme agli amici Paolo Palestrino e Walter Toscanini (figlio di Arturo Toscanini), pensò di portare in Italia il Monopoly. Ognuno di loro si quotò per 5.000 lire per fondare l’Editrice Giochi. Si facevano pubblicità girando di sera nelle case delle famiglie milanesi per fargli provare il gioco. Il Monopoli ebbe talmente tanto successo che alla Rinascente cominciarono a darsi delle dimostrazioni per insegnare le regole.

• La prima edizione, venduta a 50 lire, aveva nomi di strade che sparirono dopo la guerra (via del Fascio, largo Savoia). Il tabellone fu poi tradotto con strade di Milano, come viale dei Giardini (dove abitava, pagando un affitto altissimo, il Ceretti) o Parco della Vittoria.

• Famose le partite a Monopoli in casa di Arturo Toscanini.

• A Milano il poeta Delio Tessia declamava poesie di Carlo Porta durante le partite di Monopoli.

• A proposito della moda del monopoli, Luigi Barzini Jr. sul Corriere della Sera nel 1937: "Il Vecchio Finanziere, in un salotto milanese, mi raccontò con tono di confidenza: - Da un momento all’altro fui travolto e persi tutto. È che non avevo denaro liquido. Avevo investito troppo in case, in alberghi, ed avevo dovuto sborsare una somma forte per una società di pubblica utilità che mi serviva. In breve, giunse la cattiva sorte, in pochi minuti la fortuna che avevo fatto tanta fatica ad accumulare mi venne portata via di sotto il naso. - E quanto ha perso in tutto? - chiedemmo. - Eh, - fece lui socchiudendo gli occhi come per fare un calcolo rapidissimo - venti lire. – E non cercate di rifarvi? - No. Non mi ci metto più. C’è mio figlio che ha diciotto anni che mi spoglia completamente tutte le volte. C’è mia figlia che manovra con abilità, non si trova mai allo scoperto. Io preferisco il mio lavoro. È più quieto e più riposante".

• Nel 2009 si eliminò la "i" imposta dal regime fascista per la più americana "y". Così anche in Italia oggi il gioco si chiama Monopoly. Lo hanno deciso i giudici, interpellati dalla Hasbro, multinazionale statunitense in possesso dei diritti mondiali del gioco che si è accaparrata anche il mercato italiano a discapito della Editrice Giochi, che lo produceva dal 1937.

• Nell’edizione italiana del Monopoli i segnaposto sono oggettini di legno colorati rappresentanti mela, lanterna, fungo, candeliere, fiasco, pera. Nell’edizione americana: automobile, borsetta, cannone, cappello a cilindro, cavallo a dondolo, ditale, ferro da stiro, lanterna, nave da guerra, stivaletto.

• I pezzetti di legno del Monopoli (case e segnaposti) sono fatti dall’azienda Mastro Geppetto, in Val Strona, Piemonte.

• Nel 1991 Marc Cienkowski, 26 anni, da Bensalem, durante una partita uccise l’amico Klucznik, 31 anni, perché non voleva lasciargli il segnalino della candela. Non gli furono concesse le attenuanti.

• Ritenendolo un gioco troppo capitalista, Castro appena salito al potere fece distruggere tutte le scatole in circolazione a Cuba. È ancora vietato.

• La prima versione russa solo dopo la caduta del regime sovietico.

• Parco della Vittoria negli Stati Uniti è Boardwalk, in Francia Rue de la Paix, in Germania Schlossallee e in Inghilterra Mayfair.

• Al mondo ci sono circa 200 milioni di scatole di Monopoly. Si calcola che dal 1935 a oggi ci hanno giocato 750 milioni di persone, per un totale di circa 5.000 miliardi di casette verdi costruite.

• Venduto in 103 paesi e tradotto in 37 lingue, il Monopoly è inserito nel Guinness dei Primati come "il gioco più giocato".

• La partita più lunga è durata 1.680 ore (70 giorni), ma c’è anche chi ha giocato per 240 ore dentro un ascensore in movimento, chi per 99 ore in una vasca da bagno, chi per 36 ore a testa in giù.

• Esistono varie versioni del gioco. La "World" al posto delle vie ha le metropoli del mondo, scelte dai fan del gioco con un sondaggio online (tra le 22 città selezionate, anche Roma). Monopoly Junior per i bambini che devono amministrare un parco divertimenti. Esiste anche una versione Braille per ciechi, una con casette d’oro e d’argento che è stata comprata per 25mila dollari, una di cioccolata venduta a 600 dollari nel 1978. Su richiesta della Nasa sono state preparate due scatole speciali in carta ignifuga con case e alberghi in alluminio nel caso si potesse andare a giocare su Marte.  

• Altre versioni: nel 1992 "Terzomondopoli", inventato da un gruppo di volontari svizzeri. Invece del capitalista di Parco delle Vittorie c’è il contadino del Perù con i suoi appezzamenti di terreno da far fruttare scegliendo le migliori colture e irrigazioni. Sempre del 1992 è la versione italiana chiamata "Tangentopoli": 160 caselle, due categorie di giocatori, gli Imprenditori e i Politici, che combattono per essere votati in consiglio comunale oppure per ottenere appalti, e l’ombra minacciosa del pm. Esistono versioni per computer, console e smartphone.

• Per i 150 dell’unità d’Italia i nomi delle vie sono stati sostituiti con quelli di città, scelti dalle persone con un voto sul sito del gioco. Chieti ha sostituito Parco della Vittoria. Altre città più votate (che hanno preso le caselle più preziose): Reggio Calabria e Catanzaro.

• In base a una ricerca eseguita al computer, le tre caselle su cui si finisce più spesso sono: Largo Colombo, La Stazione Nord e il Via.

• Partite a Monopoli rientrano a volte nelle selezioni attitudinali per la scelta di giovani manager destinati a certe carriere amministrative.

• Monopoly Deal, il cui scopo resta la conquista del maggior numero possibile di proprietà, ma che in questa nuova versione contempla anche operazioni di speculazione che possono mandare sul lastrico gli altri concorrenti.

• Ogni anno vengono stampate, per le sole edizioni in lingua inglese, banconote per 40 miliardi di dollari: più del doppio di quelle stampate dalla Zecca degli Stati Uniti.

• L’uomo disegnato sulla tavola da gioco dietro le sbarre della prigione ha un nome: si chiama Jake the Jailbird (Jake l’avanzo di galera).

• Leggenda vuole che nel 1967 a Cheddington, in Inghilterra, fu giocata una partita di Monopoli con soldi veri, frutto di una rapina.

• Nel 1983, a Buffalo, 350 sommozzatori giocarono un torneo subacqueo per 1.080 ore. Per l’occasione la Parker realizzò una versione impermeabile, pesante 21 chili, che una volta messa in acqua andava a fondo.

• Nel 1967 a Huntingdon, in Pennsylvania, un gruppo di studenti del Juniata College giocarono una partita di Monopoli utilizzando le strade e i marciapiedi del campus come tavolo da gioco. I giocatori muovevano con segnalini viventi cui davano informazioni tramite walkie talkie o messaggeri in bicicletta.