25 maggio 2013
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Caffè
• L’Italia è al sesto posto nel consumo mondiale di caffè: ognuno ne beve 5,75 chili l’anno. Primi i finlandesi con 10,58 chili. Ogni anno nel mondo si consumano 66 miliardi di tazzine di caffè.
• Caffè, bevanda ottenuta con acqua e semi tritati di alberi tropicali. Nome derivante dalla parola araba "qahwa" con cui si indicava un succo rosso ricavato da semi, dagli effetti eccitanti.
• Leggenda sull’invenzione del caffè: un pastore etiope notò che le sue capre, dopo aver masticato bacche di una pianta, restavano sveglie ed energiche per tutta la notte. Volle provare, allora, ad abbrustolire quelle bacche, tritarle e farne un infuso. Oppure: Maometto, ammalato, sognò l’Arcangelo Gabriele che gli offriva una pozione nera preparata da Allah per guarirlo.
• Nel 1683 l’apertura del primo caffè viennese. Stando a quel che si racconta, ciò avvenne perché i turchi, nell’interrompere l’assedio della città, scapparono lasciando parecchi sacchi di caffè (e infatti la bevanda alla viennese usa un metodo simile a quello turco).
• Maggiori produttori di caffè al mondo: Brasile (50.826.000 sacchi da 60 chili nel 2012), Vietnam (22.000.000 sacchi), Indonesia (11.250.000 sacchi).
• Il mercato del caffè in capsula vale 4,7 miliardi di euro, a livello globale rappresenta il 10% del totale e nei prossimi 5-10 anni potrebbe raddoppiare.
• Specie più diffuse: arabica (la più pregiata, dal chicco piatto e allungato), robusta (tondeggiante, più carica di caffeina), liberica (meno diffusa), excelsa (scoperta nel 1903, poco diffusa).
• Il caffè Black Ivory: i semi vengono dati in pasto agli elefanti e poi recuperati dalle loro feci una volta digeriti. Ripuliti e tritati danno un caffè che assicurano delizioso. Costo del Black Ivory: 1.100 dollari a chilo.
• Il caffè indonesiano Kopi Luwak costa 600 euro al chilo. I chicchi vengono raccolti e dati in pasto a uno zibetto: i succhi gastrici dell’animale li tostano e, una volta recuperati, vengono lavorati come un normale caffè.
• Voltaire beveva una trentina di tazze di caffè al giorno.
• Gli esperti dicono che il caffè va bevuto imprecando, perché bollente.
• Come si degusta il caffè: si guarda l’aspetto della schiuma che deve essere fitta e color nocciola, senza macchie bianche. Si annusa (la migliore arabica ricorda gli agrumi, i fiori, il cioccolato, il caramello, il pane tostato, il miele). Si assaggia, magari con l’apposito cucchiaio ricurvo (goûte cafè), aspirando per nebulizzare il liquido sul palato. Se è di bassa qualità dà una sensazione di astringenza.
• Regole per fare bene il caffè (una tazzina, cioè 25 millilitri) con la macchinetta elettrica. Quantità di caffè: 7 grammi. Tempo di preparazione: 30 secondi, di cui 5 di preinfusione e 25 di estrazione. Se si superano 35 secondi il caffè è "sovraestratto", troppo amaro e astringente. Meno di 20 secondi danno un caffè "sottoestratto", poco corposo.
• Sulla qualità del caffè. La migliore polvere è quella che, versata in un bicchiere d’acqua, resta a galla. I migliori chicchi se lanciati a terra rimbalzano.
• La migliore miscela secondo Pellegrino Artusi: 250 grammi di Porto Rico, 100 grammi di Santo Domingo, 150 di Moka. Conservare in vaso di metallo chiuso, macinare solo alla bisogna.
• Ferran Adrià s’inventò "Espesso", il caffè solido. Per farlo ha aggiunto alla bevanda gelatina in polvere e zucchero, e lasciato riposare per mezz’ora: si ottiene una spuma dal sapore identico al classico caffè.
• In un caffè lungo (all’americana o napoletano) ci sono circa 150 milligrammi di caffeina. Nell’espresso non più di 80.
• A New York, il tenore Enrico Caruso ricevette la visita di amici napoletani appena sbarcati dal "Sardegna" con una busta di caffè in polvere e una damigiana di acqua del paese di Serino (leggera e perciò particolarmente adatta per preparare la bevanda). Caffettiera pronta, s’accorse che non aveva cucchiaini a sufficienza. Suonò alla signora della porta a fianco, com’era uso fare nella casa napoletana di via San Giovanniello. Si trovò davanti Dorothy Beniamin: ebbe le posate, le propose di venire a bere il caffè, ma incassò un rifiuto (lei temeva la fama di donnaiolo). Lasciò allora agli amici i cucchiaini e tornò dalla vicina con due tazzine piene. Le sorseggiarono sul pianerottolo. Si sposarono.
• Lindsay StClaire e Peter Rogers dell’Università di Bristol dicono che le pause caffè fanno male agli impiegati maschi: la caffeina li rende aggressivi e meno capaci di lavorare in gruppo. Poco chiaro il motivo per cui le prestazioni degli uomini, dopo le pause caffè, sono inferiori quelle delle donne.
• Foglio di disposizioni di Achille Starace: "I Fascisti e coloro che militano nelle organizzazioni del Regime, validi, non bevano caffè o ne riducano al minimo il consumo. In questo modo fregheremo i Paesi che per vendercelo, anziché prendere in cambio le nostre merci, vorrebbero il nostro oro" (10/5/1939).
• 60 lire: il costo di una tazzina di caffè nel 1960, pari a circa tre centesimi di euro, che moltiplicati per il coefficente di rivalutazione dell’Istat corrispondono a 63 centesimi attuali. Per un caffè al bar oggi servono in media 80-90 centesimi.
• "Sono come il caffè Lavazza, più mi mandi giù, più mi tiro su" (Simona Ventura).
• Una tazza di caffè contiene una quantità di tossine naturali superiore al quantitativo di quelle sintetiche che ingeriamo in un intero anno.
• "Prendo tre caffè alla volta per risparmiare due mance" (Totò)
• Robert De Niro sa farsi il caffè da solo. Macina i chicchi con una macchinetta apposita: "È una sorta di terapia mattutina".
• Bere almeno due tazzine di caffè al giorno aiuta le donne a prevenire la depressione (Studio della Harvard Medical School).
• Dustin Hoffman ha guadagnato 750mila euro per la pubblicità del caffè Vergnano; Julia Roberts 1,2 milioni per Lavazza. Gli spot con gli attori fanno incrementare le vendite del caffè del 35%.
• Minima parte degli studi sull’argomento "caffè e salute": forse aumenta la possibilità di avere un glaucoma, riduce il rischio di sofferenze al fegato, riduce il rischio di cancro oro-faringeo, protegge il cuore, previene la perdita di memoria nei pazienti diabetici, aumenta la possibilità di avere allucinazioni, rende difficile il concepimento, non aiuta a svegliarsi, è pericoloso per le ossa, riduce il rischio di melanomi eccetera.