24 maggio 2013
Tags : Pelliccia
Pelliccia
• Allevatori europei di animali da pelliccia: 6.000. Italiani: una decina (170 nel 1988). Imprese europee (dettaglianti, conciatori, case d’aste ecc.): 40.000. Il più grande esportatore è la Danimarca. Il più grande produttore la Finlandia. In Grecia l’economia delle zone di Kastoria e Siatista si regge sulla confezione di capi di pelliccia. In Italia il consumo di pellicceria è aumentato nel 2011 sul 2010: +3%, per un miliardo e 400 milioni. Le esportazioni italiane sono cresciute del 35%, specialmente verso la Cina (9 milioni di euro nel 2011, 3,9 nel 2010). A nostra volta, importiamo prodotti di pellicceria dalla Cina per 45,9 milioni di euro.
• Alle sfilate di Milano Fendi ha presentato la pelliccia da mettere a primavera: spolverini, giacchine e magliette intarsiate di visone. Peso: qualche etto e poco più.
• L’uomo di Similaun portava le scarpe di pelliccia foderate di fieno, coordinate con la bisaccia.
• In Europa ci sono oltre 6.000 allevatori di animali da pelliccia.
• In Italia gli allevatori di animali da pelliccia sono una decina. Erano 170 nel 1988.
• L’85% della produzione mondiale di pelli deriva da specie allevate. Le specie più allevate sono il visone e la volpe, seguite da puzzola, procione, cincillà e nutria. Tutte le pelli provenienti dagli allevamenti europei valgono 625 milioni di euro (al prezzo d’asta).
• Imprese nel settore pelliccerie (dettaglianti, conciatori, case d’aste ecc.) in Europa: 40.000.
• Il più grande produttore ed esportatore di pelli di visone è la Danimarca. La Finlandia è il maggior produttore di pelli di volpe.
• In Danimarca l’esportazione di pelli da pellicceria è la terza voce di esportazione tra i prodotti agricoli, dopo la pancetta e il formaggio.
• Le principali case d’aste di pelli da pellicceria si trovano a Copenaghen, Helsinki, Oslo, San Pietroburgo, Seattle e Toronto. Qui la maggior parte delle pelli non ancora conciate viene acquistata dai compratori. Una volta uscite dalle case d’aste, le pelli vengono conciate e tinte (i centri più importanti d’Europa sono in Italia, Grecia e Germania). Dopo essere state conciate e tinte, le pelli sono pronte per essere trasformate in capi di pellicceria.
• In Europa, negli allevamenti degli animali da pelliccia, si consumano ogni anno 220mila tonnellate di scarti derivanti dalla lavorazione del pollame, 62mila tonnellate di scarti della macellazione e 365mila tonnellate di pesce e scarti dell’industria del pesce.
• In Grecia l’economia delle zone di Kastoria e Siatista si regge solo sulla confezione di capi di pelliccia.
• L’Olanda ha vietato l’allevamento delle volpi e dei cincillà nel 1995; dal 2000 la Gran Bretagna ha bandito gli allevamenti. Divieti anche in Austria (dal 2004), Danimarca (dal 2009, con bando vigente a partire dal 2024), Irlanda del Nord e Scozia (2003), Croazia (dal 2007, con bando vigente a partire dal 2017) e Bosnia. Germania, Svizzera, Svezia e Bulgaria hanno adottato forti restrizioni.
• In Italia, tra i prodotti di pellicceria, gli articoli più venduti sono le pellicce, lunghe (20%) o corte (52%). Rispetto al 2010 diminuiscono accessori (8%) e stole (5%). Crescono i capi con inserti in pelliccia (15%).
• Il consumo di pellicceria in Italia nel 2011 è stato di 1.400 milioni di euro (+3% rispetto al 2010. Le esportazioni sono cresciute del 35%.
• Il settore della pellicceria ha rappresentato, nel 2011, il 2,8% del consumo di abbigliamento in Italia.
• Paesi verso cui l’Italia esporta più pellicce: Russia (32,4 milioni di euro), Francia (23 milioni di euro), Svizzera (11,7 milioni di euro). La crescita maggiore (+131%) è dell’export verso la Cina (9 milioni di euro nel 2011, 3,9 nel 2010).
• L’Italia importa pellicce soprattutto dalla Cina (45,9 milioni di euro).
• Come si ammazzano gli animali allevati per la pelliccia: col gas, sparandogli in testa, con iniezioni letali.
• Per fare una pelliccia di volpe servono 10 animali, per una di visone 20 (28 se femmine), per una pelliccia di cincillà 64 bestiole, per una di zibellino 58.
• Materiali per le pellicce sintetiche: cotone, viscosa, acrilico, modacrilico. Per una sola pelliccia sintetica ci vogliono 4 litri e mezzo di benzina.
• Secondo un’indagine, ogni anno nei Paesi asiatici vengono massacrati 2 milioni tra cani e gatti per farne pellicce.
• Mina spettatrice dalle prime file al Festival di Sanremo del 1964, ogni sera sfoggiò una pelliccia diversa per smentire le voci che la volevano in difficoltà economiche. Poi si seppe che le pellicce le erano state prestate da alcune boutiques.
• La prima pelliccia di Mara Maionchi fu un regalo di Ornella Vanoni, per cui faceva l’addetta stampa: "Mi passava i suoi vestiti. Era di scoiattolo, con il collo e i polsi di volpe rossa".
• La figlia di Mike Jagger, Jade, ricevette la sua prima pelliccia a nove anni.
• Da bambino, per fare il pupazzo di King Kong, il futuro regista Peter Jackson massacrò la pelliccia di sua madre.
• Le coperte in pelliccia fatte da Dolce e Gabbana per i figli di Jennifer Lopez.
• La ballerina degli anni Venti Anita Berber, criticata per la sensualità da svergognata, a cena all’hotel Adlon di Berlino ordinò tre bottiglie di champagne e, mentre il cameriere lo versava, lasciò andare a terra la pelliccia mostrandosi tutta nuda. Alzò quindi il calice e brindò.
• "Confondevo l’odore della pelliccia con quello della donna" (Charles Baudelaire).
• "Pelzschlampe", puttanella in pelliccia: scritta con una bomboletta spray sulla lapide di Marlene Dietrich.
• Evita Peron anche d’estate voleva sempre una stola di pelliccia, perché non sapeva dove mettere le mani.
• "Attenzione! Fra le prime dieci signore che interverranno in nude look o completamente nude sotto la pelliccia, allo spettacolo delle 22 e 30, sarà sorteggiata una cena intima in una nota pizzeria della provincia in compagnia di uno degli interpreti del film" (in occasione dell’uscita del film Bordella, di Pupi Avati, settembre 1976).
• Tra le abitudini della marchesa Casati, le passeggiate notturne in piazza San Marco, nuda, avvolta da un mantello di pelliccia, con due ghepardi al guinzaglio.
• Le pareti di alcune stanze nella casa di Sarah Bernhardt erano tappezzate di pelliccia.
• Coco Chanel a proposito di Greta Garbo: "Indossa una pelliccia come se fosse la giacca di uno scaricatore di porto e la giacca di uno scaricatore come una pelliccia".
• Scriveva Bulgakov il 19 ottobre 1928: "Mi angoscia il problema di come evitare di essere buttato fuori dal Gudok (il giornale con cui collaborava, ndr) durante la mia malattia. L’altro problema è: trasformare il soprabito estivo di mia moglie in pelliccia".
• Stalin indossava fin dai tempi della guerra civile un vecchio cappotto foderato di pelliccia.
• Secondo una leggenda Inuit gli orsi polari, quando sentono caldo, sono capaci di sfilarsi la pelliccia. • Gli uomini primitivi persero la pelliccia per salvarsi dai pidocchi (spiegazione dei biologi dell’università di Reading, Inghilterra).
• Articoli vari prodotti in pelliccia: coprisellino per bicicletta di volpe fucsia; paraorecchie e ciabattine foderati di visone; set di unghie finte ricoperte di pelo.
• Il reggiseno di pelliccia bianca appartenuto a Pamela Anderson.
• Consiglio dell’almanacco di Frate Indovino: "Per pulire la pelliccia procuratevi della crusca e scaldatela a 200 gradi per 5 minuti poi strofinate con un panno nel verso del pelo".