Rassegna, 23 maggio 2013
Rivolta degli immigrati a Stoccolma
• Da tre notti va avanti la rivolta degli immigrati nella periferia di Stoccolma, con scontri, atti di vandalismo, roghi di auto. Tutto è nato con la morte di un 69enne di Husby ucciso lo scorso 13 maggio con un colpo d’arma da fuoco dopo aver minacciato alcuni agenti con un machete. I rivoltosi denunciano la brutalità della polizia. Scrive la Natale sul Cds: «Un’esplosione di rabbia sociale, criminalità comune e protesta contro l’ordine costituito che costringe il Paese scandinavo a riflettere su un modello di coesione fondato sul benessere e lacerato dalle contraddizioni di un’integrazione incompiuta».
• Le statistiche parlano di 170 nazionalità presenti in Svezia, con una schiacciante prevalenza di Paesi segnati da guerre e lotte interne: Siria, Somalia, Afghanistan, Serbia. I richiedenti asilo nel 2012 sono stati quasi 44 mila (la popolazione totale della Svezia è di 9,4 milioni). Le percentuali di disoccupazione sono altissime: la maggior parte dei rifugiati sopravvive con i sussidi. In Svezia circa il 15% della popolazione è nata all’estero, ma nei sobborghi come Husby la percentuale sale al 65%. [Perosino, Sta]