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 2013  maggio 22 Mercoledì calendario

Il leghista e il ministro Kyenge, scoppia la polemica

• Uscendo dal Castello Sforzesco di Milano, dove aveva appena consegnato i certificati di cittadinanza onoraria a 200 bambini nati in Italia da genitori immigrati, il ministro Cecile Kyenge è stata avvicinata Alessandro Morelli, capogruppo leghista in consiglio municipale. Morelli voleva stringere la mano del ministro ma è stato fermato dalla scorta, ha insistito e poi si è messo a urlare: «Neppure la mano? Sono un cittadino italiano, nato a Milano». I leghisti hanno parlato di scandalo e sgarbo istituzionale. «Prendo atto che il ministro rifiuta di stringere la mano a un cittadino italiano – ha accusato Morelli – Scappa di fronte a chi vuole presentarsi. Avrei voluto informarla della nostra campagna “Clandestino è reato”». [Dazzi, Rep]  

• Commenta Michele Serra su Rep: «Il tentativo (molto ostentato, e in favore di telecamera) del capogruppo leghista a Milano di stringere la mano al ministro Kyenge aveva forse l’intenzione di un gesto spiritoso? Per fare ridere gli amici? È la spiegazione meno illogica, perché dal giorno della sua elezione la Lega ha riservato al ministro solo dichiarazioni di ostilità e di scherno, in perfetta coerenza con il Bossi delle origini (quello che ancora non investiva in Tanzania) che definì “Bingo Bongo” gli africani in uno dei suoi memorabili comizi a dito medio teso».