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 2013  maggio 21 Martedì calendario

Pizza


• A Vighizzolo d’Este, Padova, firmato il Manifesto della pizza contemporanea: dieci regole per i pizzaioli italiani che stabiliscono ingredienti, varianti, realizzazione ecc.

• Pizze appena codificate: la "novembrina alla moda di Tramonti", con finocchietto selvatico, fiordilatte e, a fine cottura, burrata con cubetti di cardo gobbo spadellato. La pizza a metro "Omaggio a Funari", alla pala con broccolo, asiago e mortadella tagliata finissima.

• Dalla Gazzetta ufficiale del 16/2/2010. Per vantare il marchio Stg (specialità tradizionale garantita) una pizza (margherita o marinara) deve avere: mozzarella fusa in superficie, aglio e basilico non bruciati ma profumati, pomodoro denso e consistente, cornicione rialzato di 1-2 centimentri e dorato, spessore al centro tra 0,36 a 0,44 centimetri. La corretta temperatura degli ingredienti all’uscita dal forno: pasta a 60-65°, pomodoro a 75-80°, olio a 75-85°, mozzarella a 65-70°. Pomodori freschi o pelati, mozzarella vaccina Stg o bufala Dop. Il pomodoro dev’essere sparso con movimento a spirale, dal centro verso l’esterno.

• Secondo l’ultima guida del Gambero Rosso, la miglior pizza d’Italia si fa a Verona (ai Tigli, il cuoco è veneto: Simone Padoan). I pizzaioli napoletani, inviperiti, hanno parlato di "razzismo culinario".

• La parola pizza potrebbe venire dal greco "pita" ma anche dal longobardo o gotico "bĭzzo"-"pĭzzo" (da cui anche in tedesco moderno Bissen: "boccone", "pezzo di pane", "tozzo di focaccia").

• La prima pizzeria d’Italia è l’Antica pizzeria Port’alba, nel centro antico di Napoli, fondata nel 1738. • In Italia ci sono 25 mila pizzerie, 150 mila addetti e un volume d’affari annuo di 5,3 miliardi di euro.

• La città con più pizzerie è San Paolo, in Brasile: più di 6.000. In tutto il Brasile ci sono 25 mila pizzerie che fatturano più di 4 miliardi di euro l’anno. Ogni mese si producono 43 milioni di pizze.

• La pizza più mangiata a San Paolo del Brasile: con palmito e formaggio cremoso.

• In Italia si consumano 56 milioni di pizze a settimana (quasi 3 miliardi in un anno).

• Prezzo della pizza: da 2,88 euro a taglio a 5,90 euro al piatto.

• Farsi la pizza in casa costa 0,73 euro.

• Pizza più cara a Milano, più economica a Reggio Calabria.

• Il paese dove si mangiano più pizze: Stati Uniti con 13 chili l’anno a testa. In Italia 7 chili.

• La pizza napoletana New York Style, con formaggio, patatine fritte, ketchup e salame piccante.

• La pizza più amata dagli italiani è la margherita, inventata a Napoli nel 1889 da don Raffaele Esposito in onore della regina Margherita di Savoia, in visita col marito Umberto I re d’Italia.

• Già nel 1830 un certo Riccio nel libro Napoli, contorni e dintorni parlava di una pizza simile alla margherita; Francesco De Bouchard nel 1866 la indicò già esistente dal 1849 (il nome derivava da fette di mozzarella fusa disposte come i petali di un fiore).

• Pizza da record: 1.172,97 metri di pasta, pomodoro, mozzarella e altri ingredienti sul lungomare di Marina di Massa (Massa Carrara). Tra gli ingredienti, 2 tonnellate di farina e 30 chili di basilico. Precedente primato della Polonia: 1.143 metri.

• La pizza più costosa al mondo si chiama Louis XIII, di Renato Viola: 20 centimetri di diametro (per due persone), arriva il pizzaiolo in persona a cucinarla (però l’impasto è preparato 72 ore prima). Ingredienti: tre tipi di caviale, gamberi rossi, aragosta, cognac, champagne, brandy, farina e mozzarella di bufala biologiche, sale rosa australiano. Prezzo: 8.300 euro.

• Kim Jong-un, leader della Corea del Nord, solo di recente ha autorizzato il consumo della pizza: considerata cibo capitalista, fino a poco tempo fa finiva in prigione chi la mangiava.

• A Napoli a vincere la prima edizione delle Olimpiadi della Verace Pizza Napoletana è stato il giapponese Ohoka Shushei di Hiroshima. • Il Lexicon recentis latinitatis del Vaticano, che traduce in latino parole contemporanee, certifica che pizza si dice "placenta compressa".

• Il trancio di pizza venduto a 22.000 dollari su eBay perché la mozzarella sopra sembrava il volto della Madonna.

• Secondo alcuni studi, chi mangia la pizza una volta a settimana diminuisce la possibilità di un attacco cardiaco del 36 per cento. Se la mangia due volte ogni sette giorni il rischio scende addirittura del 56 per cento. A patto però che tra gli ingredienti ci sia la salsa di pomodoro. Se poi è guarnita con foglie di basilico riduce l’invecchiamento della pelle.

• Il cuoco varesino Chicco Crugnola in onore di Umberto Bossi fece la pizza polenta: farina gialla stesa sottile, condita con pomodoro e mozzarella, cotta nel forno a legno. Altre sue pizze: "tegn dur!" (tieni duro, con pomodori, crauti, würstel, pannocchiette di mais, emmenthal e bacche di ginepro inventata quando Bossi si sentì male), "foo de co" (fuori di testa), "magut" (muratore), "legnamè" (falegname), "barlafus" (sempliciotto, persona inaffidabile), "umbrelè" (ombrellaio), "baloss" (stupidotto).

• Per non inquinare, i fattorini di Domino’s Pizza di Amsterdam sono stati dotati di scooter elettrici.

• Un certo Colin Hagendorf, di Brooklyn, ha passato due anni ad assaggiare le pizze di Manhattan. Decretò che la migliore era quella sfornata da Pizza Suprema, sulla Ottava al 413.

• La pizza si mangia con le mani solo se è al taglio. Altrimenti usare forchetta e coltello.

• "Io te ’ncuntraje / volevo offrirti/ pagandolo anche a rate / nu brillante / ’e quínnece carate / ma tu vulive ’a pizza / ’a pizza, ’a pizza / cu ’a pummarola ’ncoppa / cu ’a pummarola ’ncoppa" (’A pizza, 1966).

• La diciannovenne Sophie Ray di Wrexham, Galles, da otto anni mangia solo pizza margherita a pranzo, cena e colazione. Dice che se ingerisce altro si sente male.

• Una pizza al pomodoro e mozzarella fornisce circa 270 calorie per 100 grammi. La pizza marinara ne ha 243.

• "Detesto la pizza surgelata. Eppure la mangio! Mi finirà tutta sul culo" (messaggio Twitter di Arisa).