Rassegna, 20 maggio 2013
Salafiti contro il governo, scontri e morti e Tunisi
• Dopo il no del ministero dell’Interno tunisino al raduno dei salafiti che si sarebbe dovuto svolgere a Kairuna, sono scoppiati violenti scontri in tutto il Paese. Il bilancio è ancora incerto ma c’è sicuramente almeno un morto a Tunisi. Mentre l’attivista di Femen Amina Tyler che, a Kairouan, ha sfidato gli islamisti asserragliati nella moschea Okba Ibn Nafaa, sfilandosi la maglietta e restando a seno nudo, finché alcuni agenti non l’hanno arrestata. [Sta]
• «I salafiti stanno alzando il livello della sfida a Ennahda, il partitone islamico al governo, ormai liquidato come “tirannia sostenuta dall’America, dall’Occidente, dalla Turchia e dal Qatar per ingannare i musulmani”. Contrastati dalla maggioranza, sostenuti da al Qaeda maghrebina e guidati in clandestinità da un reduce delle guerre afghane, Abu Iyad, i partigiani della sharia si sono arroccati lungo il confine algerino e nelle ultime settimane hanno intensificato le violenze: attacchi a gallerie d’arte e perfino ai Buddha Bar della vita notturna, bandiere nere del jihad issate sulle prefetture al posto del drappo nazionale, detenuti in sciopero della fame fino alla morte, un commissario di governo ucciso dopo una pubblica fatwa, venti agenti feriti con mine artigianali». [Battistini, Cds]