20 maggio 2013
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Tatuaggi
• Di moda quest’anno i tatuaggi temporanei da attaccare alla pelle come figurine, cancellabili con alcol, sapone o acqua ossigenata. Costo: meno di 5 euro. Durata: massimo un mese. Jennifer Lopez nel video Follow the Leader ne ha uno a forma di drago; Sarah Jessica Parker è stata fotografata con uno giallo intonato all’abito; Beyoncé non può più fare a meno delle creazioni di Jenai Chin.
• Ilary Blasi indossa gli skin jewels, decori da attaccare alla pelle in oro giallo, bianco e rosa. Si vendono in confezioni da 25 strisce adesive.
• Il velocista americano Nick Symmonds ha messo all’asta uno spazio sul braccio per un tatuaggio temporaneo sponsorizzato (venduto per undicimila dollari all’agenzia pubblicitaria Hanson Dodge Creative).
• Una nuova direttiva dello Stato maggiore dell’Esercito vieta ai militari tatuaggi o piercing "in parti visibili del corpo". Proibiti disegni "osceni", "con riferimenti sessuali", "razzisti o di discriminazione religiosa", quelli "che possono portare discredito alle istituzioni dello Stato ed alle forze armate" e "quelli palesemente in opposizione alla Costituzione o alle leggi dello Stato italiano". Chi ha tatuaggi d’ora in poi potrà essere scartato ai concorsi, se invece è già militare deve dichiarare il proprio disegno: se inadatto, può essere sanzionato.
• Nel Settecento, il capitano James Cook portò in Inghilterra Omai, un indigeno tutto tatuato, per venderlo al circo (fu proprio Cook a coniare il termine "tattoo", per via del "tic tac" degli aghi sulla pelle: "L’operazione che viene chiamata tattaw dai nativi lascia un segno indelebile sul corpo"). I marinai inglesi cominciarono a farsi tatuare teschi, tigri e sirene, mentre nei porti nascevano i primi tattoo shop. La moda si diffuse anche tra i nobili.
• La mummia Ötzi, trovata nel ghiacciaio di Similaun in Alto Adige nel 1992 e risalente a 5.000 anni fa, ha 57 tatuaggi.
• I romani si disegnavano la pelle usando urina e bile.
• Racconta Erodoto, nelle Storie, del tiranno Istieo, che trovandosi alla corte del re persiano Dario, e volendo comunicare col genero Aristagora per incitarlo a ribellarsi contro i persiani, a Mileto, fece chiamare il suo schiavo più fidato, gli rasò il capo, e tatuò il messaggio sul suo cuoio capelluto. Dopodiché attese che gli ricrescessero i capelli e lo inviò con l’ordine di dire ad Aristagora: "Rasami il capo".
• Le donne cinesi ritenevano che i tatuaggi, con i tagli sulla pelle, facessero uscire gli spiriti maligni. Nel Giappone del XVIII secolo alla prima condanna veniva tatuata sulla fronte una linea orizzontale; alla seconda una linea che incrociava la prima e alla terza un’ultima che completava l’ideogramma "inu", che significa "cane".
• Il futuro re Giorgio V si fece tatuare la Croce di Gerusalemme e un dragone sull’avambraccio. Tatuati anche il re Federico IX di Danimarca, il Kaiser Guglielmo II, re Alessandro di Jugoslavia e lo zar Nicola II di Russia. Si dice che anche la Regina Vittoria avesse un piccolo tatuaggio su una parte nascosta.
• Winston Churchill aveva un’ancora disegnata sul braccio. Sua madre, Lady Randolph Churchill, un serpente attorno al polso, ch’era solita coprire con un braccialetto.
• La rivista Harmsworth, nel 1898, calcolò che un inglese su cinque aveva un tatuaggio. Invece nel 1936 gli americani tatuati erano dieci milioni, circa il 6% della popolazione.
• Dal giugno 2009 a oggi i tatuatori iscritti al registro di Unioncamere sono più che quadruplicati: da 257 a 1181.
• Non si sa quanti siano i tatuati in Italia. Secondo una stima europea, sotto i trent’anni è tatuato un giovane su quattro. Tra gli europei, gli italiani sono quelli che si tatuano di più.
• Costo per fare un tatuaggio: 100-150 euro l’ora. Per fare tutto un braccio ci possono volere anche 60 ore.
• I cinque disegni più richiesti: simboli tribali, croci, stelle, farfalle e fate.
• Le lacrime tatuate sotto gli occhi dei galeotti: una goccia per ogni uomo ucciso.
• Cesare Lombroso contò che su 10.234 individui tatuati da lui osservati, 6.348 erano criminali, prostitute e soldati delinquenti.
• Lombroso spiegò che tra i malviventi dell’Ottocento il tatuaggio a forma di serpente significava che l’individuo era "legato dalla Questura dai cui lacci non può sciogliersi". Le spade significavano il "diuturno duello contro la Questura".
• I monaci medievali che si facevano tatuare versi di preghiere.
• L’imperatore Costantino, facendo riferimento a un divieto espresso in un passo del Levitico, vietò i tatuaggi nel 325 d.C.
• Ebrei e musulmani proibiscono i segni indelebili sulla pelle, perché le mani d’uomo non possono corrompere quel che Dio ha creato.
• Franz Kafka, Nella colonia penale, descrive una macchina da tortura che funziona per dodici ore filate, con un mostruoso meccanismo chiamato erpice: aghi lunghi e aghi più corti che penetrano nella pelle del condannato e scrivono sul suo corpo la sentenza.
• La Barbie Art Butterfly, con tatuaggio a farfalla che spunta sulla pancia, tra top e jeans.
• Visti sul sito "Horrible Tattoos", che raccoglie i tatuaggi più strani e più brutti del mondo: uno s’è fatto scrivere "stupido" in fronte; il giovanotto con un teschio su tutta la faccia; il meccanico con la chiave inglese sull’avambraccio e la signora con la tazza di thé sulla spalla; il ragazzo con la carta d’identità sulla schiena.
• Tatoff: la tendenza, in crescita, di farsi cancellare i tatuaggi. Costa almeno 500 euro togliere quelli con inchiostro nero, anche 1.000 per quelli a colori. Servono almeno 5-6 sedute, una ogni due mesi, secondo l’estensione del disegno. Il risultato dipende dal pigmento usato: possono restare sfumature celesti con tatuaggi neri oppure giallognolo-rosate nel caso di tattoo rossi e arancio.
• Il tatuaggio fatto con inchiostro bianco è impossibile da cancellare.
• Frances Polack, ex infermiera di New Forest, Inghilterra del sud, per avere la certezza di non essere rianimata dai medici in caso di malore, si fece tatuare la scritta "non resuscitatemi".