20 maggio 2013
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Mappe
• Apple ha licenziato i responsabili delle mappe per il nuovo sistema operativo iPad e iPhone, che non funzionavano. I clienti sono stati invitati a segnalare sviste ed errori.
• "Mappa": voce di provenienza fenicia che significava "tovaglia da pranzo", pezzo di stoffa con il quale si avvolgevano le cose per portarsele dietro.
• Le antiche mappe del mare degli abitanti delle Isole Marshall, nel Pacifico, fatte di fibre di palma intessute con fili di palma di cocco che, tracciati con varie inclinazioni, davano indicazioni sulle correnti marine. Le isole erano simboleggiate da conchiglie applicate.
• Una delle più antiche cartine geografiche del mondo è una tavoletta d’argilla (7,5 x 6,5 cm) trovata presso le rovine dell’antica località di Ga-Sur, circa 200 miglia a nord del sito di Babilonia, databile tra il 2300 e il 2500 a.C.
• I Mensores romani, che avevano il compito di determinare l’ampiezza degli appezzamenti, tracciare le planimetrie dei nuovi insediamenti urbani e assegnare i campi da coltivare disponibili ai nuovi coloni e ai veterani delle campagne di guerra. Le mappe da loro elaborate (formae) venivano poi incise su lamine di bronzo e in duplice copia. Una rimaneva nella comunità, l’altra era mandata a Roma per essere conservata nel tabularium. In queste mappe erano riportate le esatte misure delle regioni, ma anche i monti, i fiumi e i boschi, grazie all’uso del colore.
• Le prime mappe erano disegnate con l’est verso l’alto e da questo punto di riferimento, che equivale all’oriente, deriva la parola orientamento. Poi i marinai decisero che era più comodo girare le carte verso nord, corrispondente alla stella Polare: le rotte venivano stabilite osservando la posizione delle stelle in cielo e quella Polare è di facile identificazione.
• L’editore inglese Herman Moll, all’inizio del diciottesimo secolo, garantì l’esistenza, stampandola su una mappa, dell’isola fittizia Pepys Island (nell’Atlantico meridionale, a nord delle Falkland), inventata qualche anno prima per lusingare il segretario dell’Ammiragliato inglese, Samuel Pepys.
• Altre isole inesistenti segnate sulle mappe per decine di anni: Rupes Nigra (al Polo Nord), Frisland (Atlantico del nord), Bacalao (dalle parti delle Azzorre), St. Brendan e Brazil (Irlanda), l’Isola dei Demoni (Canada, popolata da bestie che uccidevano tutte le navi che passavano lì accanto). Poi l’isola Mayda, inventata apposta per riempire gli spazi vuoti sulle cartine e perciò senza una stabile collocazione geografica.
• La più recente isola che non c’è: Sandy Island, riportata da Google Maps tra Australia e Nuova Caledonia (coordinate: -19.202241,159.916992). I ricercatori sono andati a vedere e non l’hanno trovata: al suo posto solo mare. È presente anche in molte mappe ufficiali britanniche. Teorie sulla sua esistenza: l’innalzamento degli oceani per l’effetto serra l’ha sommersa, si tratta di una trappola per smascherare cartografi disonesti che copiano mappe altrui, è un’illusione ottica realizzata dal satellite.
• Per tutto il diciassettesimo secolo la Bassa California (Baja California) fu rappresentata sulle mappe come un’isola abitata da amazzoni nere. A farla disegnare correttamente come penisola non bastò l’impresa del gesuita missionario Eusebio Francisco Kino, che la percorse a piedi: servì un decreto formale di Ferdinando VII di Spagna nel 1747 che la definì attaccata alla terraferma.
• Fino al diciannovesimo secolo, prima che qualche novità o scoperta riuscisse a essere impressa su una mappa passavano almeno dieci anni. Poiché nuove misurazioni topografiche avevano un costo proibitivo, all’incisore veniva data una mappa già esistente affinché la copiasse fedelmente. Le mappe erano spesso ristampate identiche anche per mezzo secolo o più.
• Solo nel 1992 sono stati corretti alcuni errori presenti sulle carte geografiche: per esempio un altipiano inesistente in Amazzonia e un immenso canyon fantasma segnalato nel Sudan. È stato possibile grazie ai rilevamenti tridimensionali del satellite Ers 2.
• Il 29 luglio 1861 Vittorio Emanuele II firmò il Regio decreto che istituiva una "Commissione scientifica nazionale per la formazione della carta geologica d’Italia", cioè una mappa dell’Italia unita. Il 15 dicembre 1867 si costituì il "Reale comitato geologico d’Italia", incaricato della "compilazione e pubblicazione della grande Carta geologica del Regno e di dirigere i lavori, raccogliere e conservare i materiali e i documenti relativi". Nel decreto si stabilì che la carta, "formata e pubblicata alla scala 1:50.000", avrebbe dovuto essere corredata da profili geologici e da disegni, tavole, testi che "valgano a rendere opera quanto più si può completa ed utile all’industria del Paese".
• La scritta "hic sunt leones" (o "hic sunt dracones") sulle antiche carte geografiche quando non si sapeva cosa ci fosse in determinate zone. Talvolta si trovava anche "hic nascuntur elephantes".
• Fino all’età moderna i cartografi, per abbellire le mappe di zone poco conosciute, inserivano illustrazioni di fantasia: il paradiso terrestre, le popolazioni asiatiche di Gog e Magog, il regno del leggendario Prete Gianni. Presenti anche animali mitologici: blemmi (con occhi e bocca sul ventre), cinocefali (dalla testa di cane), unicorni ecc. Altre zone erano definite inabitabili perché troppo calde o fredde, o perché popolate da scorpioni e serpenti.
• Napoleone s’era fatto fare un orologio con la mappa dell’Europa conquistata sul quadrante. Dopo Waterloo Lord Arthur Wellesley Wellington, che aveva trovato l’orologio, lo fece aggiornare all’ultima sconfitta.
• Studio inglese (pubblicato sulla rivista "Behavioral Neuroscience"): uomini e donne nell’orientarsi in città con l’aiuto di una mappa agiscono in modi differenti. I primi tengono a mente le svolte e le direzioni prese, le seconde ricordano di più i punti di riferimento esterni. Analizzato anche il comportamento dei gay, che sarebbe una perfetta sintesi degli altri due.
• In Gran Bretagna è stata creata la prima mappa del crimine. Con un click sul sito della polizia (police.uk) è possibile controllare quali e quanti crimini sono stati commessi in ogni via della Gran Bretagna. Si mette il codice postale per veder comparire la cartina della zona di residenza punteggiata di pallini rossi che indicano la somma dei reati commessi. Una legenda a parte spiega come sono suddivisi: furti con scasso, rapine, crimini violenti, furti di auto ecc.
• FlirtMaps, programma per cellulari che indica su una mappa le persone affini più vicine. In Italia ha 200mila utenti, con una media di mille iscrizioni al giorno e 25mila persone online che si scambiano quasi 100mila messaggi. La app rivela la posizione dell’utente e mostra chi tra i profili compatibili è disponibile in zona, a quel punto basta un messaggio per trovarsi. La distanza è approssimata di qualche decina di metri.
• "Secondo un sondaggio sulle conoscenze geografiche, ben 4 studenti americani su 10 non sanno individuare l’Iraq sulla carta, mentre 10 messicani su 10 sanno come trovare gli Usa senza la cartina" (Jay Leno).