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 2013  maggio 18 Sabato calendario

Avorio


• Il giornalista americano Bryan Christy sul National Geographic scrive che il traffico illegale dell’avorio è sostenuto dal mercato di oggetti religiosi: croci copte, rosari islamici, icone cattoliche, amuleti buddhisti ricavati dallo sterminio di migliaia di elefanti e dall’asportazione delle loro zanne.

• L’avorio è costituito da fosfato di calcio sotto forma di apatite microcristallina con basse porzioni di carbonato di calcio e di proteine come leganti.

• La Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, o CITES, ha vietato dal 1989 il commercio di avorio greggio o lavorato. È ammesso solo il commercio di oggetti di antiquariato (precedenti al 1947).

• Tonnellate di avorio sequestrate negli ultimi vent’anni: 370. Nel solo 2011: 24,3 (14 operazioni). Elefanti uccisi dai cacciatori di frodo nel 2011: 25 mila. Valore in Kenya, al mercato nero, di una zanna d’elefante: cinquemila euro (dieci anni di paga di un operaio). Paesi con la maggior quantità di avorio sequestrata negli anni 1989-2011: Cina (41.095 chili), Thailandia (21.364 chili), Hong Kong (20.638), Taiwan (18.370), Vietnam (13.462), Giappone (8.614), Singapore (8.029), India (6.759).

• Nel 2011 i cacciatori di frodo hanno ucciso 25mila elefanti colo solo obiettivo di prenderne le zanne.

• In Cina l’industria dell’avorio è destinata a crescere: il governo ha autorizzato l’apertura di almeno 35 fabbriche e 130 rivendite d’avorio, e finanzia corsi universitari per intagliatori.

• Al mercato nero del Kenya una zanna d’elefante si vende a cinquemila euro almeno (10 anni di paga per un operaio).

• L’anno scorso il presidente del Libano Michel Suleiman ha regalato a Benedetto XVI un turibolo d’oro e avorio. Nel 2007 la presidente delle Filippine, Gloria Macapagal Arroyo, donò a Ratzinger un Santo Niño d’avorio, icona delle Filippine. Nel Natale del 1987 il presidente Ronald Reagan e sua moglie Nancy acquistarono la Madonna d’avorio che avevano ricevuto come dono di Stato da Giovanni Paolo II. Daniel Arap Moi, presidente del Kenya, considerato il padre dell’accordo sul divieto del commercio di avorio, regalò però a Giovanni Paolo II una zanna di elefante.

• Paesi con la maggior quantità di avorio sequestrata negli anni 1989-2011: Cina (41.095 chili), Thailandia (21.364 chili), Hong Kong (20.638), Taiwan (18.370), Vietnam (13.462), Giappone (8.614), Singapore (8.029), India (6.759).

• In Thailandia si trovano pregiati amuleti d’avorio in vendita a 80 mila euro. In Cina una statua della dea Guanyin si trova a 175mila euro.

• L’avorio si trasporta in navi container fatte apposta, con speciali scomparti nascosti. I contrabbandieri cambiano costantemente le rotte e il modo in cui muovono la merce.

• Tra i responsabili della caccia agli elefanti in Africa: il Lord’s Resistance Army di Joseph Kony, che si nasconde nella Repubblica Centrafricana; il gruppo islamico al Shabab della Somalia, che si ispira ad al Qaeda; le milizie arabe Janjaweed, responsabili degli episodi più cruenti nella regione occidentale sudanese del Darfur. Ma anche le milizie regolari: militari ugandesi, congolesi e del Sud Sudan. • In Tanzania i contadini attirano e uccidono gli elefanti con delle zucche avvelenate.

• Paga di un cacciatore di elefanti del Gabon: un sacco di sale.

• Il 70% delle zanne trafugate finisce in Cina, dove il boom economico ne ha favorito il commercio. Lo scorso anno 150 cinesi sono stati arrestati in Paesi africani con l’accusa di contrabbando.

• Consiglio di siti cinesi per nascondere l’avorio ai raggi X negli aeroporti: avvolgerlo in un foglio di alluminio.

• Andamento del prezzo dell’avorio sul mercato clandestino: tra il 2002 e il 2004 è passato da 120 a 280 euro al chilo; nel corso dei sei anni successivi ha raggiunto la soglia dei 600 euro al chilo.

• Periodicamente, le autorità africane fanno roghi delle zanne sequestrate: il primo nel 1989 a Nairobi, voluto dal paleoantropologo Richard Leakey, capo del Kenya Wildlife Service. Ne andarono in fumo 12 tonnellate. Cinque anni dopo Leakey fu rimosso, aveva perso le gambe in un grave incidente con il suo aereo monomotore (forti sospetti di sabotaggio). Lo scorso 27 giugno, a Libreville nel Gabon, il presidente Ali Bongo Ondimba ha acceso l’ultimo – per ora – di questi roghi: quasi cinque tonnellate di zanne e manufatti, per un valore di 7,6 milioni di euro.

• Gli elefanti che sopravvivono alle battute di caccia restano traumatizzati e da allora manifestano carattere aggressivo e imprevedibile.

• Simili all’avorio i corni di rinoceronte e di narvalo, i denti di ippopotamo, cinghiale, tricheco e capodoglio.

• Un chilo di corno di rinoceronte vale 50 mila euro. I due corni di un rinoceronte bianco, la specie più diffusa, fanno insieme circa 6 chili. Quelli di un rinoceronte nero due chili e mezzo. I 600 rinoceronti che si calcola saranno uccisi nel 2012 renderanno dunque 3.600 chili di corni, 180 milioni di euro di valore.

• Nel Medioevo era di moda farsi portare dalle regioni del nord Europa il corno di narvalo, lungo almeno due metri.

• In Germania, il flauto d’avorio fatto con la zanna di un mammuth: forse lo strumento musicale più antico al mondo. Lungo 20 centimetri, tre fori per le dita.

• L’artigiano Teodoro Riccardi faceva dei falsi oggetti medievali in avorio: pettini liturgici, scacchiere, pedine. Per farli sembrare antichi faceva così: o li metteva dentro vasi sotto terra, su cui poi piantava dei rosmarini in modo che le radici facessero la patina, oppure li metteva a ingiallire nel reggipetto di una sua governante grassissima. Alcuni suoi falsi sono conservati in musei americani.

• Franklyn Delano Roosevelt, il bocchino d’avorio perennemente fra le labbra.