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 2013  maggio 17 Venerdì calendario

Letta: «Imu rinviata ma niente miracoli»

• Enrico Letta ha spento ogni aspettativa attorno al provvedimento che oggi verrà approvato dal Consiglio dei ministri: «Non sarà il decreto dei miracoli, ma l’avvio di un percorso per i prossimi cento giorni». Dunque conferma del rinvio del pagamento della prima rata Imu sulla casa di residenza (con la sola esclusione di ville e castelli), rifinanziamento in deroga per la cassa integrazione concessa alle piccole e medie imprese (700-800 milioni di euro), taglio del doppio stipendio per i ministri parlamentari. Il provvedimento non prevede lo stop all’Imu dovuto dalle imprese, né al pagamento della tassa per gli immobili rurali. [tutti i giornali]

• I Comuni protestano con forza per il rinvio della prima rata dell’Imu. Ieri a Palazzo Chigi governo e sindaci hanno discusso su come compensare il mancato introito. Il sottosegretario Giorgetti ha assicurato che il Tesoro metterà a disposizione fino a due miliardi. [Barbera, Sta]

• Fa notare Sensini sul Cds che «il vero problema, per i sindaci, arriverà in piena estate con la revisione dell’imposta sugli immobili. Una riforma che minaccia di smontare l’autonomia finanziaria appena conquistata con l’Imu, l’unica vera tassa federalista. Sono 20 miliardi di euro che, dopo anni di battaglie contro la finanza derivata, dal 2012 arrivano direttamente nelle casse dei Comuni senza più alcuna intermediazione dello Stato. Se per i cittadini l’Imu è un incubo, per i sindaci è una manna. Un tesoretto che pareva solido come una casa, ma che oggi la politica vuole rimettere in discussione. Scombussolando i loro piani, e non solo. Entro fine giugno, tanto per cominciare, la legge obbliga i Comuni ad approvare i bilanci preventivi del 2013, ma per quella data nessuno ancora saprà quanto incasserà con la nuova Imu del 2014».