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 2013  maggio 15 Mercoledì calendario

La Casa Bianca ha spiato i giornalisti Ap

• Si è scoperto che il dipartimento di Giustizia americano ha spiato i giornalisti dell’Associated Press, una delle più antiche e delle maggiori agenzie di stampa mondiali. Spiega Rampini su Rep:«Il ministero di Giustizia si è procurato in segreto due mesi di trascrizioni delle telefonate tra i giornalisti dell’Ap e le loro fonti. Erano finiti nelle mani del governo tutti i numeri di telefono per le chiamate in arrivo e in partenza, sia dagli apparecchi dei singoli giornalisti, che dai centralini Ap delle sedi di New York e Washington, nonché l’ufficio di corrispondenza nella sala stampa della Camera dei deputati. Venti linee telefoniche, tra aprile e maggio del 2012, sono state oggetto di questo spionaggio. In tutto un centinaio di reporter sono al lavoro nelle sedi sotto vigilanza. Per alcuni di loro erano spiati anche cellulari e numeri di casa. (…) L’eventuale illegalità deriva dal fatto che la messa sotto controllo dei telefoni richiede un mandato del giudice, e in questo caso se il mandato è stato spiccato da un giudice, l’Ap ne era all’oscuro, e questo le ha impedito di fare ricorso in tribunale. Il New York Time scollega lo spionaggio con un’indagine già nota: fu aperta un’istruttoria per scoprire la fonte di una notizia divulgata dall’Ap il 7 maggio 2012 su un attentato terroristico sventato. In quella notizia dell’Associated Press si rivelavano dettagli su un’operazione della Cia nello Yemen, che fece fallire un complotto di Al Qaeda per far esplodere un aereo cargo diretto verso gli Stati Uniti. Il direttore della Cia John Brennan aveva definito quello scoop dell’Ap come una “pericolosa rivelazione di notizie coperte dal segreto di Stato».  

• Nell’arco di poche ore Barack Obama si è ritrovato assediato. Reince Priebus, presidente del partito repubblicano, parla di «spionaggio ai danni dei cittadini» e «violazione della Costituzione» che tutela, con il primo emendamento, la libertà di stampa. Il direttore dell’Unione americana delle libertà civili (Aclu) esprime «shock» per «l’intimidazione dei mezzi di comunicazione» e punta l’indice contro l’amministrazione Obama «che persegue le fughe di notizie con un’aggressività maggiore di qualsiasi governo precedente» come dimostra il fatto che ha aperto il doppio delle inchieste a carico di giornalisti rispetto a George W, Bush. [Molinari, Sta]  

• «Le polemiche sono appena cominciate e la verità molto probabilmente verrà fuori, perché i repubblicani hanno la maggioranza alla Camera e quindi potranno condurre tutte le inchieste parlamentari che vorranno. Di sicuro, però, c’è un fatto: a Washington ormai non ci si misura più sui temi e sui problemi politici, ma quasi esclusivamente sulla capacità di demolire l’avversario. Obama è stato lento a reagire e forse ha peccato nella mancata supervisione dei suoi collaboratori. Anche se riuscirà ad allontanare l’ombra del Watergate, potrebbe essere costretto a passare il secondo mandato a difendersi, invece di realizzare il suo programma». [Mastrolilli, Sta]