Rassegna, 15 maggio 2013
Tav, parla il camionista aggredito a sassate
• «Sono sbucati all’improvviso. Incappucciati, mi hanno bloccato con due auto nei boschi che portano alla centrale elettrica», ha raccontato T. A., uno degli operai aggrediti. Era l’inizio di marzo: «Mi hanno detto. “Sappiamo dove abiti con tua moglie, stai molto attento” ». Da quel giorno l’uomo, un camionista, vive con la protezione della polizia, come i pentiti di mafia. Ma la scorsa settimana, nella notte tra martedì e mercoledì, ha dovuto schiacciare l’acceleratore per non rimanere bloccato nei boschi, a mezzanotte, dagli sconosciuti che gli hanno peso a pietrate il furgone: «Sono stato colpito ma non mi sono fermato, era pericoloso. Avevo con me tre taniche di carburante». È stato curato nella notte all’ospedale di Susa. [Griseri, Rep]