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 2013  maggio 15 Mercoledì calendario

Assalto al cantiere Tav con molotov e mortai

• Alle 3.30 di lunedì notte una trentina di No Tav, dopo aver incatenato i cancelli del cantiere di Chiomonte per impedire ai plotoni di carabinieri e polizia a difesa della recinzione di reagire con cariche di alleggerimento, hanno iniziato un lancio di razzi e molotov e, attraverso l’unico varco lasciato aperto, il numero 8, sono riusciti a penetrare nel cantiere e a incendiare un generatore. Tutto in pochi minuti. Quando poi la Digos ha contato le molotov ha scoperto che ne sono state lanciate più di trenta. Nei boschi è stato sequestrato anche un mortaio artigianale, ancora puntato verso il cantiere. Angelino Alfano ha dichiarato: «Lo Stato non si fa fermare da alcuni delinquenti che potevano uccidere e che forse volevano davvero farlo. Il cantiere va avanti e va protetto». Il ministro dell’Interno ha convocato poi a Torino il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza democratica. Con lui il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi e i vertici di carabinieri, polizia, guardia di finanza e corpo forestale. La scelta del governo, probabilmente, è il frutto di un pressing del procuratore della Repubblica di Torino, Giancarlo Caselli, che ha denunciato il salto di qualità dell’attacco notturno e della necessità di una risposta politica perché la questione Tav non può essere lasciata solo alla magistratura. [Tropeano, Sta]  

• Dopo più di due ore di riunione Alfano ha annunciato una strategia che probabilmente sarà interpretata dal movimento come una dichiarazione di guerra: un consistente rafforzamento del presidio di polizia, carabinieri ed esercito, l’ampliamento dell’«area di rispetto», fascia di sicurezza dove si applicano le ordinanze prefettizie previste per le zone di interesse strategico nazionale. In più il programma «di difesa» prevede l’istituzione di una task force tra governo e territori interessati che avrà sede in una unità di missione presso il ministero delle Infrastrutture. [Ponte, Rep]