Rassegna, 15 maggio 2013
Escort baresi, Berlusconi per tre ore dai pm di Roma
• Silvio Berlusconi ha risposto per quasi tre ore alle domande del procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone, dell’aggiunto Francesco Caporale e del pm Simona Marazza, in merito all’inchiesta sulle escort baresi ricevute a Palazzo Chigi tra marzo e luglio 2011. Il cavaliere ha negato sia di essere stato vittima di un ricatto, sia di essere stato egli stesso colpevole di un reato nei confronti di Gianpaolo Tarantini per indurlo a tacere sul giro di prostituite. In particolare i pm romani voleva sapere dei 500 mila euro che Berlusconi ha consegnato a Tarantini, tramite Valter Lavitola, in quei mesi del 2011. «Un semplice prestito a un amico in difficoltà, come era Tarantini, per consentirgli di avviare un’attività imprenditoriale», ha sostenuto Berlusconi. Che ha quindi consegnato ai magistrati romani una seconda memoria dopo quella depositata nei mesi scorsi dai suoi avvocati Longo e Ghedini. [Bonini, Rep; Longo, Sta]
• Valter Lavitola, detenuto da un anno e due mesi nel carcere di Secondigliano. [Bonini, Rep]
• «Nel processo principale per sfruttamento della prostituzione a carico di Tarantini (in corso a Bari e ora nella fase dell’udienza preliminare), la Procura è convinta che esista la prova inequivocabile che quelle organizzate da Tarantini a Palazzo Grazioli fossero serate che di “galante” non avevano proprio nulla e dove il sesso era mercenario». [Bonini, Rep]