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 2013  maggio 16 Giovedì calendario

Grillo: via il reato di vilipendio al Quirinale

• Ventidue persone sono state indagate per vilipendio del presidente della Repubblica dopo aver scritto alcuni commenti ingiuriosi sul blog di Beppe Grillo. I fatti risalgono a un anno fa, quando Giorgio Napolitano aveva detto «non vedo nessun boom» a chi gli chiedeva del risultato sorprendente del Movimento 5 stelle a Parma. Sul blog era apparso un post dal titolo «Boom boom Napolitano», «là dove non hanno osato i Gasparri e i La Russa – scriveva Grillo – ha volato (basso) il presidente della Repubblica». Giù i commenti, con frasi come questa: «Il caro comunista Giorgino non vede il boom, ha gli occhi pieni di cataratta, tipica malattia dei vecchiardi, ultimamente il suo volto ha il colorito notevolmente sbiancato, tipico di chi sta per attraversare la porta dello spavento supremo, vai a morire da un’altra parte, è giunta la tua ora». I pm hanno ottenuto l’autorizzazione a procedere dal ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, competente nei casi di offese rivolte al capo dello Stato. Martedì – ha raccontato lo stesso Grillo durante un comizio in Puglia – la polizia è stata negli uffici di Milano della Casaleggio Associati: «Chiedevano dove sono i server, ma noi non lo sappiamo nemmeno!». Per questo, ieri, il capo politico del Movimento ha scritto un post molto duro e ha chiesto di cancellare il reato di vilipendio al presidente della Repubblica. «Vilipendio, un termine che può racchiudere qualunque opinione, giudizio, valutazione ritenute offensive», ha scritto il comico sul suo blog, chiarendo che, «per evitare denunce a chicchessia», il post «sarà, per la prima volta, senza possibilità di commento». [Cuzzocrea, Rep]

• L’ex portavoce di Napolitano, Pasquale Cascella, ha ricordato che il presidente, già nel 2009, aveva invitato «chiunque abbia titolo per esercitare l’azione legislativa» a «liberamente proporre l’abrogazione» dell’articolo 278 del codice penale. [Va. San., Cds]